LITURGIA DELLA PAROLA
Prima Lettura
Dal libro del profeta Ezechièle
Mi fu rivolta questa parola del Signore: «O figlio dell’uomo, io ti ho posto come sentinella per la casa d’Israele. Quando sentirai dalla mia bocca una parola, tu dovrai avvertirli da parte mia. Se io dico al malvagio: Malvagio, tu morirai, e tu non parli perché il malvagio desista dalla sua condotta, egli, il malvagio, morirà per la sua iniquità, ma della sua morte io domanderò conto a te. Ma se tu avverti il malvagio della sua condotta perché si converta ed egli non si converte dalla sua condotta, egli morirà per la sua iniquità, ma tu ti sarai salvato».
Parola di Dio
Salmo Responsoriale
R. Ascoltate oggi la voce del Signore.
Venite, cantiamo al Signore,
acclamiamo la roccia della nostra salvezza.
Accostiamoci a lui per rendergli grazie,
a lui acclamiamo con canti di gioia. R.
Entrate: prostràti, adoriamo,
in ginocchio davanti al Signore che ci ha fatti.
È lui il nostro Dio e noi il popolo del suo pascolo,
il gregge che egli conduce. R.
Se ascoltaste oggi la sua voce!
«Non indurite il cuore come a Merìba,
come nel giorno di Massa nel deserto,
dove mi tentarono i vostri padri:
mi misero alla prova pur avendo visto le mie opere». R.
Seconda Lettura
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
Fratelli, non siate debitori di nulla a nessuno, se non dell’amore vicendevole; perché chi ama l’altro ha adempiuto la Legge. Infatti: «Non commetterai adulterio, non ucciderai, non ruberai, non desidererai», e qualsiasi altro comandamento, si ricapitola in questa parola: «Amerai il tuo prossimo come te stesso». La carità non fa alcun male al prossimo: pienezza della Legge infatti è la carità.
Parola di Dio
Alleluia, alleluia.
Dio ha riconciliato a sé il mondo in Cristo, affidando a noi la parola della riconciliazione. Alleluia.
Vangelo
Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Se il tuo fratello commetterà una colpa contro di te, va’ e ammoniscilo fra te e lui solo; se ti ascolterà, avrai guadagnato il tuo fratello; se non ascolterà, prendi ancora con te una o due persone, perché ogni cosa sia risolta sulla parola di due o tre testimoni. Se poi non ascolterà costoro, dillo alla comunità; e se non ascolterà neanche la comunità, sia per te come il pagano e il pubblicano. In verità io vi dico: tutto quello che legherete sulla terra sarà legato in cielo, e tutto quello che scioglierete sulla terra sarà sciolto in cielo. In verità io vi dico ancora: se due di voi sulla terra si metteranno d’accordo per chiedere qualunque cosa, il Padre mio che è nei cieli gliela concederà. Perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo a loro».
Parola del Signore
RIFLESSIONE
1. Vangelo.
La correzione fraterna.
Come agire in caso di conflitto tra i membri della comunità cristiana.
“Se il tuo fratello commetterà una colpa contro di te … ammoniscilo fra te e lui solo …se non ascolterà … dillo alla comunità”.
Il vangelo offre alcune indicazioni concrete. Si parte dal dialogo personale, fino a chiedere aiuto alla comunità. Una correzione fatta con amore potrà avere un risultato positivo. Se tutti i tentativi falliscono si chieda a Dio – qualunque cosa – con fiducia: …“il Padre mio che è nei cieli gliela concederà” Perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo a loro. Il bene dell’amico che sta fuori strada si chiede innanzitutto al Signore.
2. Riflettiamo.
In un clima di indifferenza degli uni verso gli altri, dimentichiamo la correzione fraterna; decisiva per il bene della persona. Solo se ci correggiamo, possiamo crescere.
Non è vero amore lasciare che l’amico viva senza rendersi conto del proprio errore.
3. Sant’Agostino in Epistola155, 1, 1, ci ricorda:
è stato il massimo pensatore cristiano del primo millennio e uno dei più grandi geni dell’umanità.
Si domanda che cosa ultimamente significhi essere amico.
“Nessuno può essere veramente amico dell’uomo se non è innanzitutto amico della verità.”
Se ti sono amico non posso non segnalarti ciò che non va.
4. Attenti
In epoca di esasperata affermazione dell’io, la correzione fraterna chiede prudenza, per non esacerbare l’animo del fratello.
Va fatta senza asprezza e con amabilità, per offrire le ragioni.
Il compito della comunità è quello di richiamarti alla “ragione”.
E’una voce che ti dice: “Guarda meglio!“
“Dico una cosa a te per ricordarla innanzitutto a me”.
La correzione fraterna aiuta a camminare verso il destino.
La correzione fraterna è espressione di amicizia vera. L’amicizia è vera se aiuta a camminare verso il Destino. La correzione fraterna aiuta a camminare verso il destino.
Dipinto:
Guido Reni, Pietro e Paolo, 1605.

Qui sono impegnati in una discussione animata. Pietro, pensieroso, seduto, coi capelli bianchi, inclina la testa da un lato. La sua mano sinistra sta esprimendo un’idea.

Paolo, con i capelli scuri, in piedi; con la mano sinistra regge il libro sacro, la mano destra, sollevata in un gesto di spiegazione, mentre guarda Pietro.

Un sorprendente esempio di correzione fraterna.

Il dipinto fa riferimento al famoso incidente d’Antiochia.

Ad Antiochia, Pietro si scontrò con Paolo, in un ”incidente” che questi riferisce nell’epistola ai Galati. Fino a quel momento Pietro frequentava i pagani e mangiava con loro ma all’arrivo di alcuni giudei, provenienti da Gerusalemme, per timore si allontanò da loro e si attenne alle prescrizioni mosaiche. Paolo gli mosse vivo rimprovero poiché questo atteggiamento era contrario alla fede cristiana, pur rendendogli omaggio come capo del gruppo apostolico.

Il richiamo che faccio all’amico è un aiuto a ritrovare la strada.