LITURGIA DELLA PAROLA

Prima Lettura

Dal libro del profeta Isaìa

Così dice il Signore: «Osservate il diritto e praticate la giustizia, perché la mia salvezza sta per venire, la mia giustizia sta per rivelarsi. Gli stranieri, che hanno aderito al Signore per servirlo e per amare il nome del Signore, e per essere suoi servi, quanti si guardano dal profanare il sabato e restano fermi nella mia alleanza, li condurrò sul mio monte santo e li colmerò di gioia nella mia casa di preghiera. I loro olocausti e i loro sacrifici saranno graditi sul mio altare, perché la mia casa si chiamerà casa di preghiera per tutti i popoli».

Parola di Dio

Salmo Responsoriale

R. Popoli tutti, lodate il Signore.

Dio abbia pietà di noi e ci benedica,
su di noi faccia splendere il suo volto;
perché si conosca sulla terra la tua via,
la tua salvezza fra tutte le genti. R.

Gioiscano le nazioni e si rallegrino,
perché tu giudichi i popoli con rettitudine,
governi le nazioni sulla terra. R.

Ti lodino i popoli, o Dio,
ti lodino i popoli tutti.
Ci benedica Dio e lo temano
tutti i confini della terra. R.

Seconda Lettura

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani

Fratelli, a voi, genti, ecco che cosa dico: come apostolo delle genti, io faccio onore al mio ministero, nella speranza di suscitare la gelosia di quelli del mio sangue e di salvarne alcuni. Se infatti il loro essere rifiutati è stata una riconciliazione del mondo, che cosa sarà la loro riammissione se non una vita dai morti? Infatti i doni e la chiamata di Dio sono irrevocabili! Come voi un tempo siete stati disobbedienti a Dio e ora avete ottenuto misericordia a motivo della loro disobbedienza, così anch’essi ora sono diventati disobbedienti a motivo della misericordia da voi ricevuta, perché anch’essi ottengano misericordia. Dio infatti ha rinchiuso tutti nella disobbedienza, per essere misericordioso verso tutti!
Parola di Dio

Vangelo

Alleluia, alleluia. Gesù annunciava il vangelo del Regno e guariva ogni sorta di infermità nel popolo. Alleluia.

Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, partito di là, Gesù si ritirò verso la zona di Tiro e di Sidòne. Ed ecco una donna Cananèa, che veniva da quella regione, si mise a gridare: «Pietà di me, Signore, figlio di Davide! Mia figlia è molto tormentata da un demonio». Ma egli non le rivolse neppure una parola. Allora i suoi discepoli gli si avvicinarono e lo implorarono: «Esaudiscila, perché ci viene dietro gridando!». Egli rispose: «Non sono stato mandato se non alle pecore perdute della casa d’Israele». Ma quella si avvicinò e si prostrò dinanzi a lui, dicendo: «Signore, aiutami!». Ed egli rispose: «Non è bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini». «È vero, Signore ¿ disse la donna ¿, eppure i cagnolini mangiano le briciole che cadono dalla tavola dei loro padroni». Allora Gesù le replicò: «Donna, grande è la tua fede! Avvenga per te come desideri». E da quell’istante sua figlia fu guarita.

Parola del Signore

RIFLESSIONE

1. Vangelo

Gesù si ritirò verso un luogo abitato da pagani. Gli viene incontro una donna cananea, una che non apparteneva ad Israele; era pagana e straniera.

La donna grida:«Pietà di me, Signore … Mia figlia è molto tormentata da un demonio».

In un primo tempo Gesù tace e non le rivolge neppure la parola.

Allora i discepoli lo implorano: «Esaudiscila, perché ci viene dietro gridando!».

La donna non molla e questa volta la richiesta è una preghiera. “Signore, aiutami!”

Allora Gesù le replicò: «Donna, grande è la tua fede! Avvenga per te come desideri». Gesù la elogia e esaudisce il suo desiderio.

E da quell’istante sua figlia fu guarita.

2. Riflettiamo.

Due considerazioni:

— C’è una domanda a cui il vangelo vuole dare risposta. La salvezza è solo per Israele o per tutti? La tradizione religiosa di Israele metteva l’accento sulla promessa fatta al popolo eletto.

Nel Vangelo la salvezza è rivolta a tutti gli uomini. Il cuore di Dio non ha limiti e il suo amore si estende a tutti, senza distinzione. La comunità di Gesù Cristo non ha confini spaziali; ogni uomo può essere accolto. E’ una casa dove nessuno è disprezzato, nessuno ha più fame.

– La Cananea è il modello dell’autentico credente.

Non ha smesso di pregare finché non ha ricevuto risposta. La fede sincera e perseverante è la condizione per ottenere la salvezza. La sua fede è come un grembo che partorisce il miracolo.

3. A S. Agostino quella donna cananea ricordava sua madre Monica.

Anche lei aveva inseguito il Signore per anni, piangendo e chiedendogli con le lacrime la conversione del figlio.

La madre dedicò tutte le sue energie nel seguire il figlio che, crescendo, si era dato ad una vita licenziosa e di piaceri. Monica pregava, piangeva. Quando divenne eretico, manicheo, disperata, finì col considerare il figlio ormai perduto. Finchè una notte, in sogno, sentì una voce che le diceva : ”E’ impossibile che un figlio di tante lacrime vada perduto”.

Monica passò la notte in lacrime sulla tomba di san Cipriano (Agostino, Confessioni, V,8,15).

Dopo tante lacrime, sospiri e preghiere, Monica ottenne dal Signore la conversione del figlio.

4. Dipinti:    

Tristán De Escamilla Luis, S. Monica, 1616, Museo del Prado, Madrid.

Luis Tristán era apprendista nella bottega di El Greco per diversi anni;  fu influenzato nello stile, in particolare le proporzioni tipicamente allungate e una dominante bluastra.

Lo stile inquietante, con colori bluastri, esprime l’intenso sentimento religioso di chi sa che solo Dio può rispondere alla sconfinata domanda del cuore. 

Il volto di santa Monica, con i suoi occhi bagnati di lacrime, esprime una fede autentica e profonda.

( …***Cipriano nacque a Cartagine verso il 210. Dopo tre anni dalla sua conversione al Cristianesimo, fu eletto vescovo della sua città. Ritiratosi in clandestinità durante la persecuzione di Valeriano, venuto a conoscenza di essere stato condannato a morte, tornò a Cartagine per dare testimonianza di fronte ai propri fedeli e venne decapitato nel 258).

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