LITURGIA DELLA PAROLA
Prima Lettura
Dal libro del profeta Zaccarìa
Così dice il Signore:
«Esulta grandemente, figlia di Sion, giubila, figlia di Gerusalemme!
Ecco, a te viene il tuo re.
Egli è giusto e vittorioso,
umile, cavalca un asino,
un puledro figlio d’asina.
Farà sparire il carro da guerra da Èfraim
e il cavallo da Gerusalemme,
l’arco di guerra sarà spezzato,
annuncerà la pace alle nazioni,
il suo dominio sarà da mare a mare
e dal Fiume fino ai confini della terra».
Parola di Dio.
Salmo Responsoriale
R. Benedirò il tuo nome per sempre, Signore.
O Dio, mio re, voglio esaltarti
e benedire il tuo nome in eterno e per sempre.
Ti voglio benedire ogni giorno,
lodare il tuo nome in eterno e per sempre. R.
Misericordioso e pietoso è il Signore,
lento all’ira e grande nell’amore.
Buono è il Signore verso tutti,
la sua tenerezza si espande su tutte le creature. R.
Ti lodino, Signore, tutte le tue opere
e ti benedicano i tuoi fedeli.
Dicano la gloria del tuo regno
e parlino della tua potenza. R.
Fedele è il Signore in tutte le sue parole
e buono in tutte le sue opere.
Il Signore sostiene quelli che vacillano
e rialza chiunque è caduto. R.
Seconda Lettura
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
Fratelli, voi non siete sotto il dominio della carne, ma dello Spirito, dal momento che lo Spirito di Dio abita in voi. Se qualcuno non ha lo Spirito di Cristo, non gli appartiene.
E se lo Spirito di Dio, che ha risuscitato Gesù dai morti, abita in voi, colui che ha risuscitato Cristo dai morti darà la vita anche ai vostri corpi mortali per mezzo del suo Spirito che abita in voi.
Così dunque, fratelli, noi siamo debitori non verso la carne, per vivere secondo i desideri carnali, perché, se vivete secondo la carne, morirete. Se, invece, mediante lo Spirito fate morire le opere del corpo, vivrete.
Parola di Dio.
Acclamazione al Vangelo
Alleluia, alleluia.
Ti rendo lode, Padre,
Signore del cielo e della terra,
perché ai piccoli hai rivelato i misteri del Regno. Alleluia.
Vangelo
Io sono mite e umile di cuore.
Dal Vangelo secondo Matteo
in quel tempo Gesù disse:
«Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo.
Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».
Parola del Signore.
RIFLESSIONE
1. Vangelo.
Il vangelo si apre con una preghiera di lode di Gesù:”Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra”.
Il motivo della lode è il modo di agire di suo Padre: “… perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti”; cioè a coloro che credono di sapere sempre tutto.
“… e le hai rivelate ai piccoli.” cioè a coloro che – poveri, donne, bambini, peccatori … – socialmente e religiosamente non contano.
Poi Gesù rivolge un invito ad accogliere Lui come Maestro: “Venite … e imparate da me”…
2. Riflettiamo.
I piccoli imparano perché il loro cuore è spalancato sulla realtà. Il mondo li attrae, li stupisce; ed essi si lanciano verso le cose desiderosi di conoscere.
Chi crede di sapere già tutto, non impara più nulla. Non pone domande, non cerca risposte.
… può accadere ai preti saccenti, ai sapientoni, ai professoroni; a chi ha il potere tra le mani.
Sono compiaciuti del loro potere culturale – ma anche economico, politico, sociale – e prendono le distanze dagli uomini semplici, ignoranti, peccatori.
Ciò che impedisce di imparare è il pregiudizio di sapere già tutto.
3. Albert Einstein,
XX secolo, è stato un fisico e filosofo della scienza, tedesco naturalizzato svizzero, divenuto in seguito cittadino statunitense. Nel 1921 ricevette il Premio Nobel per la Fisica; la sua fama dilagò in tutto il mondo al punto che il suo nome divenne ben presto sinonimo di intelligenza e di grande genio.
Ha scritto: “È più facile spezzare un atomo che un pregiudizio”.
4. Nota Bene
Per capire chi è Cristo, occorre liberarsi dal pregiudizio di sapere già tutto.
Se l’uomo è pieno di sé, è incapace di riconoscere Cristo.
Per accogliere Cristo occorre un cuore semplice senza l’ombra del preconcetto.
5. Attenti
Seguire il Signore è semplice come lo fu per i primi discepoli. Ma le esperienze della vita possono gettare un’ombra sul cuore che non ti permette di capire.
Per accogliere Cristo come risposta a ciò che sono “io” occorre spalancare il cuore e la mente per essere una domanda che chiede di capire sempre di più.
Dipinto.
-Botticelli, part. Madonna del libro, 1480, Milano
La Vergine, col capo chinato e l’aria assorta e meditativa, tiene affettuosamente in grembo il figlio mentre legge il libro della preghiera delle ore.

Per accogliere Cristo, dobbiamo imparare a guardare il mondo con la semplicità di un bambino che guarda la mamma. Il bambino ha il cuore come Dio lo ha fatto, semplice.

Nei primi discepoli il cuore era semplice. Per questo riconobbero Cristo.
