LITURGIA DELLA PAROLA
Prima Lettura
Dagli Atti degli Apostoli
[Nel giorno di Pentecoste,] Pietro con gli Undici si alzò in piedi e a voce alta parlò così:
«Uomini d’Israele, ascoltate queste parole: Gesù di Nàzaret – uomo accreditato da Dio presso di voi per mezzo di miracoli, prodigi e segni, che Dio stesso fece tra voi per opera sua, come voi sapete bene -, consegnato a voi secondo il prestabilito disegno e la prescienza di Dio, voi, per mano di pagani, l’avete crocifisso e l’avete ucciso. Ora Dio lo ha risuscitato, liberandolo dai dolori della morte, perché non era possibile che questa lo tenesse in suo potere. Dice infatti Davide a suo riguardo: “Contemplavo sempre il Signore innanzi a me; egli sta alla mia destra, perché io non vacilli. Per questo si rallegrò il mio cuore ed esultò la mia lingua, e anche la mia carne riposerà nella speranza, perché tu non abbandonerai la mia vita negli inferi né permetterai che il tuo Santo subisca la corruzione. Mi hai fatto conoscere le vie della vita, mi colmerai di gioia con la tua presenza”.
Fratelli, mi sia lecito dirvi francamente, riguardo al patriarca Davide, che egli morì e fu sepolto e il suo sepolcro è ancora oggi fra noi. Ma poiché era profeta e sapeva che Dio gli aveva giurato solennemente di far sedere sul suo trono un suo discendente, previde la risurrezione di Cristo e ne parlò: “questi non fu abbandonato negli inferi, né la sua carne subì la corruzione”.
Questo Gesù, Dio lo ha risuscitato e noi tutti ne siamo testimoni. Innalzato dunque alla destra di Dio e dopo aver ricevuto dal Padre lo Spirito Santo promesso, lo ha effuso, come voi stessi potete vedere e udire».
Parola di Dio.
Salmo Responsoriale
R. Mostraci, Signore, il sentiero della vita.
Proteggimi, o Dio: in te mi rifugio.
Ho detto al Signore: «Il mio Signore sei tu».
Il Signore è mia parte di eredità e mio calice:
nelle tue mani è la mia vita. R.
Benedico il Signore che mi ha dato consiglio;
anche di notte il mio animo mi istruisce.
Io pongo sempre davanti a me il Signore,
sta alla mia destra, non potrò vacillare. R.
Per questo gioisce il mio cuore
ed esulta la mia anima;
anche il mio corpo riposa al sicuro,
perché non abbandonerai la mia vita negli inferi,
né lascerai che il tuo fedele veda la fossa. R.
Mi indicherai il sentiero della vita,
gioia piena alla tua presenza,
dolcezza senza fine alla tua destra. R.
Seconda Lettura
Dalla prima lettera di san Pietro apostolo
Carissimi, se chiamate Padre colui che, senza fare preferenze, giudica ciascuno secondo le proprie opere, comportatevi con timore di Dio nel tempo in cui vivete quaggiù come stranieri.
Voi sapete che non a prezzo di cose effimere, come argento e oro, foste liberati dalla vostra vuota condotta, ereditata dai padri, ma con il sangue prezioso di Cristo, agnello senza difetti e senza macchia.
Egli fu predestinato già prima della fondazione del mondo, ma negli ultimi tempi si è manifestato per voi; e voi per opera sua credete in Dio, che lo ha risuscitato dai morti e gli ha dato gloria, in modo che la vostra fede e la vostra speranza siano rivolte a Dio.
Parola di Dio.
Acclamazione al Vangelo
Alleluia, alleluia.
Signore Gesù, facci comprendere le Scritture; arde il nostro cuore mentre ci parli. Alleluia.
Vangelo
Dal Vangelo secondo Luca
Ed ecco, in quello stesso giorno [il primo della settimana] due dei [discepoli] erano in cammino per un villaggio di nome Èmmaus, distante circa undici chilometri da Gerusalemme, e conversavano tra loro di tutto quello che era accaduto. Mentre conversavano e discutevano insieme, Gesù in persona si avvicinò e camminava con loro. Ma i loro occhi erano impediti a riconoscerlo.
Ed egli disse loro: «Che cosa sono questi discorsi che state facendo tra voi lungo il cammino?». Si fermarono, col volto triste; uno di loro, di nome Clèopa, gli rispose: «Solo tu sei forestiero a Gerusalemme! Non sai ciò che vi è accaduto in questi giorni?». Domandò loro: «Che cosa?». Gli risposero: «Ciò che riguarda Gesù, il Nazareno, che fu profeta potente in opere e in parole, davanti a Dio e a tutto il popolo; come i capi dei sacerdoti e le nostre autorità lo hanno consegnato per farlo condannare a morte e lo hanno crocifisso. Noi speravamo che egli fosse colui che avrebbe liberato Israele; con tutto ciò, sono passati tre giorni da quando queste cose sono accadute. Ma alcune donne, delle nostre, ci hanno sconvolti; si sono recate al mattino alla tomba e, non avendo trovato il suo corpo, sono venute a dirci di aver avuto anche una visione di angeli, i quali affermano che egli è vivo. Alcuni dei nostri sono andati alla tomba e hanno trovato come avevano detto le donne, ma lui non l’hanno visto».
Disse loro: «Stolti e lenti di cuore a credere in tutto ciò che hanno detto i profeti! Non bisognava che il Cristo patisse queste sofferenze per entrare nella sua gloria?». E, cominciando da Mosè e da tutti i profeti, spiegò loro in tutte le Scritture ciò che si riferiva a lui.
Quando furono vicini al villaggio dove erano diretti, egli fece come se dovesse andare più lontano. Ma essi insistettero: «Resta con noi, perché si fa sera e il giorno è ormai al tramonto». Egli entrò per rimanere con loro. Quando fu a tavola con loro, prese il pane, recitò la benedizione, lo spezzò e lo diede loro. Allora si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero. Ma egli sparì dalla loro vista. Ed essi dissero l’un l’altro: «Non ardeva forse in noi il nostro cuore mentre egli conversava con noi lungo la via, quando ci spiegava le Scritture?».
Partirono senza indugio e fecero ritorno a Gerusalemme, dove trovarono riuniti gli Undici e gli altri che erano con loro, i quali dicevano: «Davvero il Signore è risorto ed è apparso a Simone!». Ed essi narravano ciò che era accaduto lungo la via e come l’avevano riconosciuto nello spezzare il pane.
Parola del Signore.
RIFLESSIONE
1. Vangelo
Apparizione ai discepoli di Emmaus. Nelle ore successive alla Resurrezione, due dei discepoli erano in cammino per un villaggio di nome Èmmaus. Mentre conversavano … “Gesù in persona si avvicinò e camminava con loro”.. “Ma i loro occhi erano impediti a riconoscerlo”.
E raccontarono allo sconosciuto la vicenda di Gesù, il Nazareno; una storia finita male, con la morte. Quando furono vicini al villaggio dove erano diretti, egli fece come se dovesse andare più lontano.
I due discepoli gli chiedono di non andar via. “«Resta con noi, perché si fa sera”.
“Quando fu a tavola con loro, prese il pane, recitò la benedizione, lo spezzò e lo diede loro.
Allora si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero.” Il riconoscimento del risorto avviene a tavola nello spezzare il pane.
2. Riflessione.
All’inizio del movimento cristiano c’è un incontro.
Egli si mostrò vivo ai pavidi fuggiaschi del Venerdì santo. Questo incontro fu talmente decisivo che la loro esistenza ne venne totalmente trasformata; passarono dalla paura al coraggio.
I pavidi fuggiaschi divengono i coraggiosi testimoni, capaci di dare la vita.
Cosa è accaduto? C’è stato un nuovo inizio a partire dal terzo giorno.
Tra la sera del Venerdì santo e il mattino di Pasqua è accaduto qualcosa di talmente importante da dare origine al movimento cristiano nella storia.
Secondo il NT c’è un fatto: la Resurrezione. Il crocifisso è vivo! Dunque è risorto!
3. Attenti.
La resurrezione è il centro della fede cristiana. Senza il mistero di Cristo risorto resta solo il nulla. Se una mamma pensasse cosa sarà del suo bambino alla fine … farebbe un urlo di terrore.
Noi non pensiamo mai a questo e passiamo le giornate in una distrazione ottusa, in una dimenticanza colpevole.
Che ne sarà dei tanti innocenti crocifissi della storia? E di tanti nostri amici …?
Piero Angela (2022), Mikhail Gorbachev 2022, Elisabetta II, Eugenio Scalfari, Maurizio Costanzo e Gianni Minà (2023), Pelè, Vialli.
Dimentichiamo che il destino di tutte le cose è l’ineluttabile caduta nel nulla.
4. Come dice la suggestiva poesia di U. Foscolo, Alla Sera, 1803:
La sera è vista come immagine della morte, la «fatal quiete»; la sera come approdo di una pace costantemente negata da una realtà ostile.
Forse perché della fatal quïete
Tu sei l’imago a me sì cara vieni
O sera! …
Vagar mi fai co’ miei pensier su l’orme
che vanno al nulla eterno.
La serenità della natura spegne per un momento le ansie del poeta.
Ma il destino è avverso all’uomo e oltre la morte c’è il “nulla eterno”. Non solo le cose materiali, anche i sogni, i tormenti, i dolori dell’uomo sono destinati a finire, inghiottiti dall’oblio.
La morte si configura come un annullamento totale e definitivo.
5. Nota bene.
I versi di Foscolo sono il punto da cui ripartire per non essere rassegnati al dominio del nulla.
Cristo risorto ci salva dalla ineluttabile caduta nel nulla.
La Sua risurrezione dalla morte è il grido che Egli vuole far risentire nell’animo di ognuno di noi: è il grido della positività ultima delle cose, di quella ragionevolezza ultima per cui ciò che nasce non viene al mondo per essere distrutto.
6. Dipinti:
– Foto: la primavera; un pesco fiorito.

La primavera sembra una promessa crudele di vita perché tutto ciò che viene al mondo è destinato ad essere distrutto. Senza la resurrezione, la vita è uno scivolare triste verso la morte.
– Bernardo Strozzi detto il Cappuccino, L’incredulità di Tommaso, circa 1620. , Genova, Musei di Strada Nuova – Palazzo Rosso,
Strozzi ammirò la pittura di Caravaggio. Questo dipinto richiama quello di Caravaggio che lo realizzò però con maggiore forza.

L’indice di Tommaso si insinua nel costato di Cristo; con mano delicata ma ferma, il Risorto indirizza la mano di Tommaso nella piaga.

Con un certo timore l’apostolo che non voleva credere si avvicina al costato fino a inserire l’indice fra i lembi della ferita.

In un mondo che scivola verso la morte, la Resurrezione è l’unica novità che dà ragione della positività ultima con cui l’uomo cristiano guarda la vita.