LITURGIA DELLA PAROLA
Prima Lettura
Dagli Atti degli Apostoli
[Quelli che erano stati battezzati] erano perseveranti nell’insegnamento degli apostoli e nella comunione, nello spezzare il pane e nelle preghiere.
Un senso di timore era in tutti, e prodigi e segni avvenivano per opera degli apostoli.
Tutti i credenti stavano insieme e avevano ogni cosa in comune; vendevano le loro proprietà e sostanze e le dividevano con tutti, secondo il bisogno di ciascuno.
Ogni giorno erano perseveranti insieme nel tempio e, spezzando il pane nelle case, prendevano cibo con letizia e semplicità di cuore, lodando Dio e godendo il favore di tutto il popolo.
Intanto il Signore ogni giorno aggiungeva alla comunità quelli che erano salvati.
Parola di Dio.
Salmo Responsoriale
R. Rendete grazie al Signore perché è buono: il suo amore è per sempre.
Dica Israele:
«Il suo amore è per sempre».
Dica la casa di Aronne:
«Il suo amore è per sempre».
Dicano quelli che temono il Signore:
«Il suo amore è per sempre». R.
Mi avevano spinto con forza per farmi cadere,
ma il Signore è stato il mio aiuto.
Mia forza e mio canto è il Signore,
egli è stato la mia salvezza.
Grida di giubilo e di vittoria
nelle tende dei giusti:
la destra del Signore ha fatto prodezze. R.
La pietra scartata dai costruttori
è divenuta la pietra d’angolo.
Questo è stato fatto dal Signore:
una meraviglia ai nostri occhi.
Questo è il giorno che ha fatto il Signore:
rallegriamoci in esso ed esultiamo! R.
Seconda Lettura
Dalla prima lettera di san Pietro apostolo
Sia benedetto Dio e Padre del Signore nostro Gesù Cristo, che nella sua grande misericordia ci ha rigenerati, mediante la risurrezione di Gesù Cristo dai morti, per una speranza viva, per un’eredità che non si corrompe, non si macchia e non marcisce. Essa è conservata nei cieli per voi, che dalla potenza di Dio siete custoditi mediante la fede, in vista della salvezza che sta per essere rivelata nell’ultimo tempo.
Perciò siete ricolmi di gioia, anche se ora dovete essere, per un po’ di tempo, afflitti da varie prove, affinché la vostra fede, messa alla prova, molto più preziosa dell’oro – destinato a perire e tuttavia purificato con fuoco – torni a vostra lode, gloria e onore quando Gesù Cristo si manifesterà. Voi lo amate, pur senza averlo visto e ora, senza vederlo, credete in lui. Perciò esultate di gioia indicibile e gloriosa, mentre raggiungete la mèta della vostra fede: la salvezza delle anime.
Parola di Dio.
Acclamazione al Vangelo
Alleluia, alleluia.
Perché mi hai veduto, Tommaso, tu hai creduto;
beati quelli che non hanno visto e hanno creduto! Alleluia.
Vangelo
Dal Vangelo secondo Giovanni
La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: «Pace a voi!». Detto questo, mostrò loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore.
Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi». Detto questo, soffiò e disse loro: «Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati».
Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù. Gli dicevano gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credo».
Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c’era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, stette in mezzo e disse: «Pace a voi!». Poi disse a Tommaso: «Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!». Gli rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!». Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!».
Gesù, in presenza dei suoi discepoli, fece molti altri segni che non sono stati scritti in questo libro. Ma questi sono stati scritti perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, e perché, credendo, abbiate la vita nel suo nome.
Parola del Signore.
RIFLESSIONE
1. Vangelo.
Il vangelo racconta l’apparizione di Gesù Risorto a Tommaso, l’apostolo che non voleva credere.
Alla testimonianza dei discepoli («Abbiamo visto il Signore!»), Tommaso, che non era con loro quando venne Gesù, non aderisce: Se non vedo … se non metto il mio dito … e non metto la mia mano … io non credo.
Otto giorni dopo … «Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; … Tommaso si arrende all’evidenza della realtà ericonosce il Risorto:«Mio Signore e mio Dio!”
2. Riflettiamo.
Questi sono i fatti che stanno all’origine della fede cristiana.
Colui che è stato crocifisso è vivo. Dunque è risorto!
Domandiamoci:
“Come può questo avvenimento arrivare fino a me?”
Col battesimo siamo immersi nel grande mistero del Cristo Risorto.
3. Che cosa accade all’uomo che col battesimo si immerge nel grande mistero della risurrezione?
Col battesimo si avvera la rinascita dell’uomo. Il battesimo genera la creatura nuova.
S. Giacomo (1.18) nella sua lettera (La breve lettera è un’omelia che poi, per la ricchezza dei contenuti, ha cominciato a circolare tra le comunità cristiane primitive per essere letta nelle assemblee) scrive:
“Di sua volontà egli ci ha generati con una parola di verità, perché noi fossimo come una primizia delle sue creature.”
Vale a dire: “Siamo l’inizio della nuova creazione”.
Le nostre azioni sono diverse dal comune modo di agire nella corruzione e nell’avidità insaziabile.
4. N.B.
Col battesimo avviene l’uomo nuovo, il cristiano. Un protagonista nuovo sulla scena del mondo.
Nuovo significa “nella verità”.
Normalmente l’uomo è immerso nella realtà in un rapporto di falsità, a causa del peccato.
C’é una falsità nel modo di giudicare le cose.
L’intelligenza vede solo ciò che è nel suo interesse o nel suo gusto. A Napoli c’è un proverbio esemplificativo: addò vede e addò ceca.
Invece il battezzato ha un modo nuovo di vedere e giudicare le cose; ha una coscienza nuova del mondo. Vede la realtà nella sua verità.
Da dove nasce questa capacità?
Ciò da cui tutto parte è l’essere abbracciati da Cristo risorto; dall’essere «immersi nel grande Mistero».
Dipinto: Caravaggio, Incredulità di San Tommaso (part.), 1600 -1601, Potsdam in Germania.
Fu commissionato dal ricchissimo marchese Vincenzo Giustiniani, genovese, uomo di cultura, banchiere, collezionista d’arte che si stabilì a Roma con la sua famiglia; fu capace di finanziare lo stesso Pontefice e i regnanti d’Europa. Il palazzo comprato dalla famiglia è oggi sede della Presidenza del Senato.
Giustiniani nutriva un amore per la cultura e per l’arte e stravedeva per il pittore. Moltissime le opere che commissionò al Caravaggio.

Il volto di Cristo, ombreggiato da lunghi capelli è in contrasto con la fronte aggrottata dell’apostolo. Tutto converge verso un medesimo punto: la piaga aperta nel costato. Il dito che Tommaso vi affonda è immagine di tale forza rappresentativa da costituire la fortuna stessa del quadro, replicato in molte copie.

La fisicità dell’incontro è sottolineata dall’indice di Tommaso, che si insinua profondamente nella ferita del costato di Cristo;

con mano delicata ma ferma, Cristo indirizza Tommaso, invitandolo a mettere il dito nella piaga e constatare l’effettiva resurrezione.

L’incontro con il Risorto, realizzato nel Battesimo, genera l’uomo nuovo.

Avvisi: Oggi, domenica dopo Pasqua, si celebra la festa della Divina Misericordia.
Il culto della Divina Misericordia è legato alla mistica polacca Santa Faustina Kowalskae alla venerazione dell’immagine del Signore con la scritta: Gesù confido in te!