LITURGIA DELLA PAROLA

1ª lettura

Dal libro del Siràcide

Se vuoi osservare i suoi comandamenti, essi ti custodiranno;

se hai fiducia in lui, anche tu vivrai.

Egli ti ha posto davanti fuoco e acqua:

là dove vuoi tendi la tua mano.

Davanti agli uomini stanno la vita e la morte, il bene e il male:

a ognuno sarà dato ciò che a lui piacerà.

Grande infatti è la sapienza del Signore;

forte e potente, egli vede ogni cosa.

I suoi occhi sono su coloro che lo temono,

egli conosce ogni opera degli uomini.

A nessuno ha comandato di essere empio

e a nessuno ha dato il permesso di peccare.

Parola di Dio.

T  Rendiamo grazie a Dio.

Salmo responsoriale

Rit.: Beato chi cammina nella legge del Signore.

Beato chi è integro nella sua via

e cammina nella legge del Signore.

Beato chi custodisce i suoi insegnamenti

e lo cerca con tutto il cuore. R/.

Tu hai promulgato i tuoi precetti

perché siano osservati interamente.

Siano stabili le mie vie

nel custodire i tuoi decreti. R/.

Sii benevolo con il tuo servo e avrò vita,

osserverò la tua parola.

Aprimi gli occhi perché io consideri

le meraviglie della tua legge. R/.

Insegnami, Signore, la via dei tuoi decreti

e la custodirò sino alla fine.

Dammi intelligenza, perché io custodisca la tua legge

e la osservi con tutto il cuore. R/.

2ª lettura

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi

Fratelli, tra coloro che sono perfetti parliamo, sì, di sapienza, ma di una sapienza che non è di questo mondo, né dei dominatori di questo mondo, che vengono ridotti al nulla. Parliamo invece della sapienza di Dio, che è nel mistero, che è rimasta nascosta e che Dio ha stabilito prima dei secoli per la nostra gloria.

Nessuno dei dominatori di questo mondo l’ha conosciuta; se l’avessero conosciuta, non avrebbero crocifisso il Signore della gloria.

Ma, come sta scritto:

«Quelle cose che occhio non vide, né orecchio udì,

né mai entrarono in cuore di uomo,

Dio le ha preparate per coloro che lo amano».

Ma a noi Dio le ha rivelate per mezzo dello Spirito; lo Spirito infatti conosce bene ogni cosa, anche le profondità di Dio.

Parola di Dio.

T  Rendiamo grazie a Dio.

Vangelo

Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Io vi dico: se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli.

Avete inteso che fu detto agli antichi: “Non ucciderai; chi avrà ucciso dovrà essere sottoposto al giudizio”. Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello dovrà essere sottoposto al giudizio.

Avete inteso che fu detto: “Non commetterai adulterio”. Ma io vi dico: chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel proprio cuore.

Avete anche inteso che fu detto agli antichi: “Non giurerai il falso, ma adempirai verso il Signore i tuoi giuramenti”. Ma io vi dico: non giurate affatto.

Sia invece il vostro parlare: “sì, sì”, “no, no”; il di più viene dal Maligno».

T  Lode a te, o Cristo.

RIFLESSIONE

1. Vangelo.

Siamo all’interno del discorso della montagna.

Sono presentate le antitesi. Le contrapposizioni innovative. Ciascuna antitesi presenta prima l’insegnamento della legge; Avete inteso che fu detto agli antichi: 

Alcuni imperativi:“Non ucciderai”. Non commetterai adulterio”. Non giurerai il falso”.

Segue l’insegnamento di Gesù, la novità che egli porta: …  ma io vi dico”.

2. Riflettiamo.

Ai suoi discepoli Gesù non chiede la semplice osservanza della legge antica.

Gesù chiede un di più. Una novità. Per esempio: quando richiamal’imperativo“Non ucciderai“ dell’antica legge,  va fino in fondo: “chiunque si adira con il proprio fratello dovrà essere sottoposto al giudizio”. Ogni forma di rottura della fraternità è condannata. Anche le offese a parole sono già inizio di violenza. La collera e gli insulti sono già attentati alla vita. (stalking, mobbing, bullismo …)

Le Sue Parole hanno un’esigenza radicale; sembrano un’assurdità alle orecchie del mondo.

3. Ferruccio Ulivi, Le mura del cielo(1981).

Raffinato narratore di ispirazione cristiana. In questo racconto rivisita la vicenda storica di Francesco d’Assisi. Francesco seguì il Signore al supremo livello della santità, della follia evangelica. Cristo vuole da Francesco il dono di tutto: la totale spoliazione, la perfetta letizia nella povertà, vuole che porti nel suo corpo i segni della sua passione. Il Poverello segue Cristo con una radicalità che gli permetta di scalare le mura del cielo.

Il Cardinale Ugolino ebbe grande rispetto e amicizia nei confronti di Francesco d’Assisi che sempre protesse, aiutandolo inoltre ad avere da papa Onorio III l’approvazione della Regola per il nascente Ordine Francescano. Vorrebbe che Francesco adoperasse il buon senso. Il Cardinale Ugolino resta disorientato dinanzi a questo frate disarmato per il quale leggere il Vangelo e tradurlo in realtà di vita è un tutt’uno, senza mezzi termini. …

Gli chiede di mitigare lo spirito di rinuncia totale a ogni possesso; questo ideale non poteva essere raggiunto da tutti. Gli chiede di non abbandonarsi agli eccessi. Francesco gli risponde:

“Ma sono proprio gli eccessi il sale della vita! Al di fuori, non c’è scampo. Che cos’altro ci ha insegnato Cristo se non gli eccessi … ”

N. B.

Solo un legame profondo con Lui rende capaci di accogliere le Sue parole, paradossali per la mentalità comune.

4. Attenti.

Gesù chiede di andare fino in fondo alla legge.

Cosa c’è in fondo alla legge?

In fondo c’è la sorgente della  legge. C’è quella Presenza che si è manifestata attraverso la legge. Tu ami questa Presenza perciò segui la legge. Per te la vita è seguire quella Presenza.

Altrimenti, se questa Presenza non c’è, nelle ore che passano dimentichi tutto, anche la legge.

5. Dipinti

El Greco, San Francesco in estasi, 1600Museo del PradoMadrid.

Dominikos Theotokopoulos,pittore greco vissuto poi in Spagna. Oggi ha fama universale ma negli anni in cui visse e operò non conobbe il successo.

I colori bluastri dei suoi dipinti esprimono un intenso sentimento religioso tipico del suo paese di adozione.

Francesco ha nelle mani le piaghe del Signore;

ha occhi vivissimi ed estatici. Il Poverello fu chiamato ad una radicalità totale.

Cristo gli chiese la totale spoliazione, la perfetta letizia nella povertà;

gli chiese di portare nel corpo i segni della sua passione.

RIFLESSIONE