LITURGIA DELLA PAROLA
Prima Lettura
Dal libro del profeta Isaìa
Così dice il Signore:
«Non consiste forse [il digiuno che voglio]
nel dividere il pane con l’affamato,
nell’introdurre in casa i miseri, senza tetto,
nel vestire uno che vedi nudo,
senza trascurare i tuoi parenti?
Allora la tua luce sorgerà come l’aurora,
la tua ferita si rimarginerà presto.
Davanti a te camminerà la tua giustizia,
la gloria del Signore ti seguirà.
Allora invocherai e il Signore ti risponderà,
implorerai aiuto ed egli dirà: “Eccomi!”.
Se toglierai di mezzo a te l’oppressione,
il puntare il dito e il parlare empio,
se aprirai il tuo cuore all’affamato,
se sazierai l’afflitto di cuore,
allora brillerà fra le tenebre la tua luce,
la tua tenebra sarà come il meriggio».
Parola di Dio
Salmo Responsoriale
R. Il giusto risplende come luce
Spunta nelle tenebre, luce per gli uomini retti:
misericordioso, pietoso e giusto.
Felice l’uomo pietoso che dà in prestito,
amministra i suoi beni con giustizia. R.
Egli non vacillerà in eterno:
eterno sarà il ricordo del giusto.
Cattive notizie non avrà da temere,
saldo è il suo cuore, confida nel Signore. R.
Sicuro è il suo cuore, non teme,
egli dona largamente ai poveri,
la sua giustizia rimane per sempre,
la sua fronte s’innalza nella gloria. R.
Seconda Lettura
Io, fratelli, quando venni tra voi, non mi presentai ad annunciarvi il mistero di Dio con l’eccellenza della parola o della sapienza. Io ritenni infatti di non sapere altro in mezzo a voi se non Gesù Cristo, e Cristo crocifisso.
Mi presentai a voi nella debolezza e con molto timore e trepidazione. La mia parola e la mia predicazione non si basarono su discorsi persuasivi di sapienza, ma sulla manifestazione dello Spirito e della sua potenza, perché la vostra fede non fosse fondata sulla sapienza umana, ma sulla potenza di Dio.
Parola di Dio
Acclamazione al Vangelo
Alleluia, alleluia.
Io sono la luce del mondo, dice il Signore;
chi segue me, avrà la luce della vita.
Alleluia.
Vangelo
Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Voi siete il sale della terra; ma se il sale perde il sapore, con che cosa lo si renderà salato? A null’altro serve che ad essere gettato via e calpestato dalla gente.
Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città che sta sopra un monte, né si accende una lampada per metterla sotto il moggio, ma sul candelabro, e così fa luce a tutti quelli che sono nella casa. Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al Padre vostro che è nei cieli».
Parola del Signore
RIFLESSIONE
1. Vangelo.
Il discorso della montagna.
Il discorso rivolto ai discepoli contiene due immagini:
*L’immagine del sale:«Voi siete il sale della terra”.
Il sale ha due fondamentali proprietà: combatte la corruzione, cioè conserva (vedi: le alici sotto il sale) ed insieme è chiamato a dare sapore (che brutto quando un cibo nun sap’ e nient’!) .
I discepoli sono chiamati a conservare le sue parole ed insieme a incidere nella realtà; ad essere saporiti, significativi.
**L’immagine della luce: “Voi siete la luce del mondo”.
La comunità, come un faro che illumina, diventa un punto di riferimento per il cammino dell’umanità.
2. Riflettiamo.
Le due immagini indicano che i discepoli devono essere significativi per dare testimonianza al mondo.
Più sono significativo, più sono luce, più incido nel mondo.
Una fede insignificante è noiosa.
3. Alberto Moravia, La Noia, 1960.
Un testo che fotografa un’umanità insignificante.
Moravia analizza una borghesia in disfacimento, svuotata di ogni ideale, fatta da uomini dissipati, abulici, vuoti; l’amore è ridotto a sensualismo morboso. Sbocco estremo di questo processo di deterioramento è la noia. L’uomo è incapace di reagire alla corruzione del mondo; si lascia trascinare nel conformismo generale.
Il romanzo si presenta come un monologo del protagonista che racconta e spiega la sua vicenda. Il romanzo narra la storia di Dino, appartenente ad una nobile famiglia romana, che vive insieme alla madre. Egli trascorre il tempo dipingendo ma è assalito dalla noia verso tutto ciò che lo circonda. Il conflitto con la madre diventa, con il passare del tempo, insopportabile e Dino decide di andare ad abitare in via Margutta (luogo di gallerie d’arte) e dove ha installato il suo studio da pittore. Ma nemmeno la pittura, alla quale si dedica con poco entusiasmo, serve a distrarlo. Dino conosce Cecilia, inizia con lei una relazione. Presto però anche la ragazza gli viene a noia. Cecilia, che diventa la sua amante, dirà:
«La religione è noiosa, al convento ho sempre avuto impressione che le monache s’annoiassero come si annoiano i preti e in genere tutti quelli che si occupano di religione. Guardate mentre stanno in chiesa, vedrai che non ce n’è nessuno che non s’annoi da morire».
Una fede fatta di riti senza vita, di adesione passiva alle tradizioni, non dice nulla al mondo.
4. Attenti
Le parole che non incidono sulla vita sono insignificanti. Sono una noia.
La gente non segue le chiacchiere ma è colpita da una presenza.
Testimoniare non è convincere a forza di parole, ma essere di più, far risplendere di più il proprio volto cristiano.
Testimoniare è vivere affermando la sua Presenza, attraverso di noi nel mondo.
Quello che vive tra di noi appare al mondo.
5. N.B.
Per compiere la Sua opera nel mondo ha scelto alcuni a cui ha aggiunto nel tempo il “tuo” nome …
Se siete qui, in qualche modo, vi ha tirato per i capelli, vi ha toccato, vi ha chiamato.
Per far vedere la bellezza del mondo ha scelto le stelle. Per far vedere la bellezza di Dio ha scelto voi. Le stelle siete voi.
Dipinti:
– Pablo Picasso, Donna con braccia incrociate; 1902.
Il periodo blu 1901-1904 consiste di dipinti cupi realizzati nei toni del blu.
Pittura monocromatica, con colori freddi, dove il soggetto umano rappresentato sembra sospeso in un’atmosfera malinconica; è una creatura senza speranza.

La donna che incrocia le braccia, guarda assente in lontananza, la faccia immobile.
Picasso ha creato un simbolo della insignificanza della vita.
Mentre la società con gelida indifferenza vede gli individui cadere nel vuoto della vita, i cristiani annunciano la bellezza del mondo nuovo.
b) – Giovan Francesco Barbieri era strabico; detto il Guercino.
Madonna con bambino, Museo civico di Mirandola, Modena. c. 1650
Giovan Francesco Barbieri era strabico; detto il Guercino.

La Madonna a mezzo busto, abito blu e rosso, velo bianco in testa. La sua mano sinistra stringe quella del bambino ritratto a figura intera e seduto.

Solo occhi speciali potevano percepire quello stupendo colore blu notte che adoperava nei suoi dipinti, animati dal suo potente chiaroscuro contrastato.

La Madonna mostra al mondo il Bambino che punta l’indice verso di noi, chiamati ad essere testimoni di quest’uomo che è entrato nel mondo come tutti i bambini, dal seno di una madre. E’ Lui la luce del mondo.