Riflessioni

Natale del Signore – 25 Dicembre 2022

LITURGIA DELLA PAROLA

PRIMA LETTURA

Dal libro del profeta Isaìa

Ecco ciò che il Signore fa sentire all’estremità della terra:
«Dite alla figlia di Sion: Ecco, arriva il tuo salvatore;
ecco, egli ha con sé il premio e la sua ricompensa lo precede.
Li chiameranno Popolo santo, Redenti del Signore.
E tu sarai chiamata Ricercata, Città non abbandonata».

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE

Rit: Oggi la luce risplende su di noi.

Il Signore regna: esulti la terra,
gioiscano le isole tutte.
Annunciano i cieli la sua giustizia
e tutti i popoli vedono la sua gloria.

Una luce è spuntata per il giusto,
una gioia per i retti di cuore.
Gioite, giusti, nel Signore,
della sua santità celebrate il ricordo.

SECONDA LETTURA

Dalla lettera di san Paolo apostolo a Tito

Figlio mio, quando apparvero la bontà di Dio, salvatore nostro,
e il suo amore per gli uomini, egli ci ha salvati, non per opere giuste da noi compiute,
ma per la sua misericordia, con un’acqua che rigenera e rinnova nello Spirito Santo,
che Dio ha effuso su di noi in abbondanza per mezzo di Gesù Cristo, salvatore nostro,
affinché, giustificati per la sua grazia, diventassimo, nella speranza, eredi della vita eterna.

Parola di Dio

Canto al Vangelo  

Alleluia, alleluia.Gloria a Dio nel più alto dei cieli e sulla terra pace agli uomini, che egli ama.
Alleluia.

VANGELO 

Dal Vangelo secondo Luca

Appena gli angeli si furono allontanati da loro, verso il cielo, i pastori dicevano l’un l’altro: «Andiamo dunque fino a Betlemme, vediamo questo avvenimento che il Signore ci ha fatto conoscere».
Andarono, senza indugio, e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, adagiato nella mangiatoia. E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro.
Tutti quelli che udivano si stupirono delle cose dette loro dai pastori. Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore.
I pastori se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com’era stato detto loro.

Parola del Signore

RIFLESSIONE

Celebriamo il Natale. Sono i pastori i primi a ricevere l’annuncio della nascita di Gesù.

Dio si rivolge non ai potenti, ma a persone semplici e umili.                                                      

I pastori “Andarono … e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, adagiato nella mangiatoia”.

1. Vangelo

Celebriamo il Natale. Sono i pastori i primi a ricevere l’annuncio della nascita di Gesù.

Dio si rivolge non ai potenti, ma a persone semplici e umili.                                                      

I pastori “Andarono … e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, adagiato nella mangiatoia”.

1a.  Osserva.

La nascita di Gesù avvenne in una mangiatoia perché non c’era posto nell’alloggio; cioè non c’era posto nella stanza principale di una casa ma in uno spazio a parte, normalmente una grotta adiacente all’abitazione che serviva da stalla. Gesù nasce in totale povertà e senza calorosa ospitalità.

2. Riflettiamo.

Natale celebra l’incarnazione di Dio. All’origine del cristianesimo non c’è un pensiero o un ragionamento; c’è un fatto: è nato un bambino. Il cristianesimo non è prodotto dalle nostre esperienze interiori, ma è un fatto che viene a noi dal di fuori.

Il Mistero, ciò che i popoli chiamano «Dio», ha voluto comunicarsi a tutti gli uomini come un uomo, dentro un pezzo di tutta la realtà.

3. L’uomo moderno ha difficoltà a riconoscere i fatti di Betlemme.  Il mondo in cui ci troviamo vive un profondo malessere.

Sono giorni drammatici per chi non sa come portare il pane a casa e per chi non sa come mandare avanti l’azienda.

Giorni amari per tantissimi anziani, spesso abbandonati al loro destino, per i giovani e meno giovani che per il loro  futuro cercano un lavoro che non si trova a causa della pesante crisi economica. Giorni amari per i numerosi poveri che popolano le nostre città. C’è un’Italia che invecchia, impaurita, impoverita … un Paese in declino, in cerca di sicurezze che non trova, sempre più diviso, con un Sud che si spopola e un Nord che fa sempre più fatica …

Un’Italia divisa su tutto e che rischia di esplodere in una guerra intestina tra egoismi intrecciati.

Sono giorni resi ancora più tristi dalla pandemia, dalla guerra … e dal caro energia (gas e energia elettrica). Il sogno di  migliorare si sta trasformando in incubo …

Si va diffondendo un atteggiamento di «malinconia sociale» e di senso di insicurezza. 

L’immaginario collettivo si è abituato all’idea che tutto può accadere: Il lockdown, il taglio di consumi essenziali (dall’energia al carrello della spesa alimentare), la guerra di trincea o l’uso della bomba atomica. 

Attenti.

Questa è l’ora per ripartire.

Molti cominciano a sentire nostalgia di un luogo in cui vivere rapporti di pace, cioè riscattati dalla malattia e dal dolore, dalla violenza e dalla precarietà;  cercano un mondo liberato dal terrorismo, dalla corruzione, dalla pedofilia, dalla povertà …

 Un mondo liberato dalla violenza sulle donne.

Anche i migranti e i rifugiati cercano, disperati, un luogo, una casa dove poter vivere in pace.

Il Natale è la buona notizia che questo luogo c’è. Da quando Dio si è fatto uomo … ha messo la sua tenda in mezzo a noi. Dio è qui; nel volto del bambino nato a Betlemme.

4.  La Grande Tradizione della chiesa nei primi secoli diceva con Tertulliano: “Caro cardo salutis”; III sec.

“la carne è il cardine della salvezza”.

Dopo aver esercitato la professione di avvocato, Tertulliano si convertì al Cristianesimo.

Egli dice che senza la carne non vi è salvezza.

Dio ha bisogno della carne di Gesù; del suo volto.

La modalità con cui Dio è entrato in rapporto con noi per salvarci non è un pensiero o un sentimento religioso. E’ un fatto avvenuto nella storia.

5. Attenti.

Dalle profondità ultime del cielo un punto luminoso si è mosso verso di noi. Si è mosso verso di noi Uno. Uno si è mosso.

Il Bambino che nasce da Maria è il punto luminoso in cui la vita trova la propria riscossa.

Con il Natale, Dio si fa compagno dell’uomo per accompagnare il cammino faticoso di ognuno alla ricerca del proprio volto umano.

Dipinto

Bartolomé Esteban Murillo, Adorazione dei pastori, olio su tela, 1655, Museo del Prado .

I suoi dipinti dalle forme morbide ed i colori caldi stimolano la pietà e la venerazione del popolo.

Natale è il mistero della tenerezza di Dio.

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