LITURGIA DELLA PAROLA

PRIMA   LETTURA

Dal libro della Sapienza

La notte [della liberazione] fu preannunciata ai nostri padri, perché avessero coraggio,

sapendo bene a quali giuramenti avevano prestato fedeltà.

Il tuo popolo infatti era in attesa

della salvezza dei giusti, della rovina dei nemici. Difatti come punisti gli avversari, così glorificasti noi, chiamandoci a te.

I figli santi dei giusti offrivano sacrifici in segreto e si imposero, concordi, questa legge divina:

di condividere allo stesso modo successi e pericoli, intonando subito le sacre lodi dei padri.

Parola di Dio.

SALMO  RESPONSORIALE

Rit.: Beato il popolo scelto dal Signore.

Esultate, o giusti, nel Signore;

per gli uomini retti è bella la Lode.

Beata la nazione che ha il Signore come Dio,

il popolo che egli ha scelto come sua eredità.

Ecco, l’occhio del Signore è su chi lo teme,

su chi spera nel suo amore,

per liberarlo dalla morte

e nutrirlo in tempo di fame.

L’anima nostra attende il Signore:

egli è nostro aiuto e nostro scudo.

Su di noi sia il tuo amore, Signore,

come da te noi speriamo.

SECONDA   LETTURA.

Dalla Lettera agli Ebrei

Fratelli, la fede è fondamento di ciò che si spera e prova di ciò che non si vede. Per questa fede i nostri antenati sono stati approvati da Dio.

Per fede, Abramo, chiamato da Dio, obbedì partendo per un luogo che doveva ricevere in eredità, e partì senza sapere dove andava.

Per fede, egli soggiornò nella terra promessa come in una regione straniera, abitando sotto le tende, come anche Isacco e Giacobbe, coeredi della medesima promessa. Egli aspettava infatti la città dalle salde fondamenta, il cui architetto e costruttore è Dio stesso.

Per fede, anche Sara, sebbene fuori dell’età, ricevette la possibilità di diventare madre, perché ritenne degno di fede colui che glielo aveva promesso. Per questo da un uomo solo, e inoltre già segnato dalla morte, nacque una discendenza numerosa come le stelle del cielo e come la sabbia che si trova lungo la spiaggia del mare e non si può contare.

Parola di Dio.

Canto al Vangelo

 Alleluia, alleluia. Vegliate e tenetevi pronti, perché, nell’ora che non immaginate,
viene il Figlio dell’uomo. Alleluia.

Dal Vangelo secondo Luca

-Forma breve-

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Siate pronti, con le vesti strette ai fianchi e le lampade accese; siate simili a quelli che aspettano il loro padrone quando torna dalle nozze, in modo che, quando arriva e bussa, gli aprano subito.

Beati quei servi che il padrone al suo ritorno troverà ancora svegli; in verità io vi dico, si stringerà le vesti ai fianchi, li farà mettere a tavola e passerà a servirli. E se, giungendo nel mezzo della notte o prima dell’alba, li troverà così, beati loro!

Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora viene il ladro, non si lascerebbe scassinare la casa. Anche voi tenetevi pronti perché, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo».

Parola del Signore.

RIFLESSIONE

1. Vangelo.

Gesù, nell’attesa del suo ritorno, chiede ai discepoli di essere vigilanti :“Siate pronti …”

Seguono due miniparabole sulla vigilanza. 

Insegnamento delle due parabole:”tenetevi pronti … nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo”.

2. Riflettiamo

Non sappiamo l’ora del Suo ritorno. Il vangelo invita a essere vigilanti nell’attesa;  invita a vivere il presente con intelligenza.

Dobbiamo uscire dai nostri nascondigli per guardare le ferite del mondo.

Pensiamo di stare al sicuro nel nostro nascondiglio … la casa, il posto di lavoro, il conto in banca, l’assicurazione sulla vita, l’auto, la casa al mare, …

Un’illusoria sicurezza ci rende insensibili alle drammatiche vicende del nostro tempo. Chiediamo a Dio di essere attenti al dolore del mondo.

3. David Maria Turoldo: Per la preghiera

(+1992), religioso e poeta italiano;  lottò per il rinnovamento del cattolicesimo della seconda metà del ‘900; è stato la “coscienza inquieta della Chiesa”; voce profetica di  una chiesa a servizio dell’uomo; si fece voce degli oppressi lottando per la libertà e la giustizia.

Dagli scritti:                                                                                                                                                             “Abbiamo conosciuto diluvio di fuoco e di sangue, ma non abbiamo imparato nulla, Signore. … Signore, sola certezza dell’universo, liberaci dalle false sicurezze e questa nostra incoscienza non ci accechi fino all’ultimo giorno.”

Turoldo chiede a Dio di essere attenti al dolore del mondo. Nel grido di dolore degli uomini disperati il Signore visita il mondo.

Nel presente Lui si lascia incontrare; apriamo gli occhi.

4. Attenti

In un’epoca dominata dal bisogno di evasione, dalla fuga in mondi virtuali o in mondi illusori – alcool, droghe, sballo, giochi d’azzardo, alta velocità, chat … – il vangelo invita a vivere intensamente il reale; il vangelo invita ad avere a cuore il presente perché da esso dipende il destino ultimo.

Dipinti

Rogier van der Weyden, part. Polittico del Giudizio Universale, 1443-1451. Hôtel-Dieu, Beaune, Francia. è stato un pittore fiammingo
La Vergine è rivolta verso il Cristo Giudice che torna alla fine della storia. La Vergine prega, attenta al ritorno del suo Signore. 

Come ci troverà al Suo ritorno?  A mangiare beatamente e dimentichi dei nostri fratelli?

La vigilanza è un invito alla carità. Dalle nostre opere dipende il destino finale.

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