LITURGIA DELLA PAROLA

Prima lettura

Dagli Atti degli Apostoli

In quei giorni, il sommo sacerdote interrogò gli apostoli dicendo: “Non vi avevamo espressamente proibito di insegnare in questo nome? Ed ecco, avete riempito Gerusalemme del vostro insegnamento e volete far ricadere su di noi il sangue di quest’uomo”.

Rispose allora Pietro insieme agli apostoli: “Bisogna obbedire a Dio invece che agli uomini.

Il Dio dei nostri padri ha risuscitato Gesù, che voi avevate ucciso appendendolo a una croce.

Dio lo ha innalzato alla sua destra come capo e salvatore, per dare a Israele conversione e perdono dei peccati. E di questi fatti siamo testimoni noi e lo Spirito Santo, che Dio ha dato a quelli che gli obbediscono”.

Fecero flagellare gli apostoli e ordinarono loro di non parlare nel nome di Gesù. Quindi li rimisero in libertà. Essi allora se ne andarono via dal Sinedrio, lieti di essere stati giudicati degni di subire oltraggi per il nome di Gesù.

Parola di Dio

Salmo responsoriale

Rit.:Ti esalterò, Signore, perché mi hai risollevato

Ti esalterò, Signore, perché mi hai risollevato,

non hai permesso ai miei nemici di gioire su di me.

Signore, hai fatto risalire la mia vita dagli inferi,

mi hai fatto rivivere perché non scendessi nella fossa.

Cantate inni al Signore, o suoi fedeli,

della sua santità celebrate il ricordo,

perché la sua collera dura un istante,

la sua bontà per tutta la vita.

Alla sera ospite è il pianto

e al mattino la gioia.

Ascolta, Signore, abbi misericordia di me,

Signore, vieni in mio aiuto!

Hai mutato il mio lamento in danza,

Signore, mio Dio, ti renderò grazie per sempre.

Seconda lettura

 Dal libro dell’Apocalisse di san Giovanni apostolo

Io, Giovanni, vidi, e udii voci di molti angeli attorno al trono e agli esseri viventi e agli anziani.

Il loro numero era miriadi di miriadi e migliaia di migliaia e dicevano a gran voce:

“L’Agnello, che è stato immolato,  è degno di ricevere potenza e ricchezza,

sapienza e forza,  onore, gloria e benedizione”.

Tutte le creature nel cielo e sulla terra, sotto terra e nel mare, e tutti gli

esseri che vi si trovavano, udii che dicevano:

“A Colui che siede sul trono e all’Agnello

lode, onore, gloria e potenza, nei secoli dei secoli”.

E i quattro esseri viventi dicevano: “Amen”. E gli anziani si prostrarono in adorazione.

Parola di Dio

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia. Cristo è risorto, lui che ha creato il mondo, e ha salvato gli uomini nella sua misericordia. Alleluia.

Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli sul mare di Tiberiade.

E si manifestò così: si trovavano insieme Simon Pietro, Tommaso detto Didimo,

Natanaèle di Cana di Galilea, i figli di Zebedèo e altri due discepoli.

Disse loro Simon Pietro: “Io vado a pescare”. Gli dissero: “Veniamo anche noi con te”.

Allora uscirono e salirono sulla barca; ma quella notte non presero nulla.

Quando già era l’alba, Gesù stette sulla riva, ma i discepoli non si erano accorti che era Gesù.

Gesù disse loro: “Figlioli, non avete nulla da mangiare?”. Gli risposero: “No”.

Allora egli disse loro: “Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete”.

La gettarono e non riuscivano più a tirarla su per la grande quantità di pesci.

Allora quel discepolo che Gesù amava disse a Pietro: “È il Signore!”.

Simon Pietro, appena udì che era il Signore, si strinse la veste attorno ai fianchi, perché era svestito, e si gettò in mare.

Gli altri discepoli invece vennero con la barca, trascinando la rete piena di pesci:

non erano infatti lontani da terra se non un centinaio di metri.

Appena scesi a terra, videro un fuoco di brace con del pesce sopra, e del pane.

Disse loro Gesù: “Portate un po’ del pesce che avete preso ora”.

Allora Simon Pietro salì nella barca e trasse a terra la rete piena di centocinquantatrè grossi pesci.

E benché fossero tanti, la rete non si squarciò.

Gesù disse loro: “Venite a mangiare”.

E nessuno dei discepoli osava domandargli: “Chi sei?”, perché sapevano bene che era il Signore.

Gesù si avvicinò, prese il pane e lo diede loro, e così pure il pesce.

Era la terza volta che Gesù si manifestava ai discepoli, dopo essere risorto dai morti.

Parola del Signore

RIFLESSIONE

Vangelo.

Apparizione sul mare di Tiberiade.

Nei giorni dopo la Resurrezione, i discepoli erano andati a pescare: “salirono sulla barca; ma quella notte non presero nulla.”: 

Uno sconosciuto sulla riva disse loro: “Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete”. La gettarono e non riuscivano più a tirarla su; la rete era piena di pesci … Il discepolo che Gesù amava riconosce il misterioso personaggio: “È il Signore!”.

Gesù li invita, disse loro: “Venite a mangiare”; i discepoli riconoscono il Risorto in uno dei gesti più significativi di tutta la sua vita: si avvicinò, prese il pane e lo diede loro, e così pure il pesce.

Riflessione.

All’inizio del movimento cristiano c’è un incontro.

Egli si mostrò vivo ai pavidi fuggiaschi del Venerdì santo. Questo incontro fu talmente decisivo che la loro esistenza ne venne totalmente trasformata; passarono dalla paura al coraggio.

I pavidi fuggiaschi divengono i coraggiosi testimoni, capaci di dare la vita.

Cosa è accaduto?  C’è stato un nuovo inizio a partire dal terzo giorno.

Tra la sera del Venerdì santo e il mattino di Pasqua è accaduto qualcosa di talmente importante da dare origine al movimento cristiano nella storia.

Secondo il NT c’è un fatto: la Resurrezione.  Il crocifisso è vivo! Dunque è risorto!

Attenti.

La resurrezione è il centro della fede cristiana. Senza il mistero di Cristo risorto resta solo il nulla. Se una mamma pensasse cosa sarà del suo bambino alla fine … farebbe un urlo di terrore. Noi non pensiamo mai a questo e passiamo le giornate in una dimenticanza colpevole.

Che ne sarà dei tanti innocenti crocifissi della storia? E di tanti nostri amici …

Raffaella Carrà, Carla Fracci, Franco Battiato, Gino Strada, Milva, David Maria Sassoli…

Che ne sarà di tutte le vittime della pandemia? .. e della guerra in Ucraina?

Dimentichiamo che il destino di tutte le cose è l’ineluttabile caduta nel nulla.

Come dice la suggestiva poesia di Bertolt Brecht, Contro la seduzione, da Libro di devozioni domestiche, 1927; il primo libro di poesie. Drammaturgo, poeta e regista teatrale tedesco, tra i più grandi ed influenti del Novecento.                          

Brecht fu un lucidissimo testimone del suo tempo; della delusione causata dalla grande guerra, di cui lui stesso fu simpatizzante.

Le conseguenze tragiche saranno la fame, la miseria, il degrado.

L’Europa aveva vissuto quasi mezzo secolo di pace; s’era dimenticata cosa fosse combattere. In mezzo al Nulla Brecht manifesta una sincera pietà per le vittime.

In mezzo al Nulla, Brecht afferma che questa è l’unica vita da vivere intensamente.

Non vi fate sedurre;

non esiste ritorno.

Il giorno sta alle porte,

già è qui vento di notte.

Altro mattino non verrà.

Non vi lasciate illudere
che è poco, la vita.
Bevetela a gran sorsi,
non vi sarà bastata
quando dovrete perderla. … …

Che cosa vi può ancora spaventare?

Morite con tutte le bestie

e non c’è niente, dopo.

Davanti allo scorrere impietoso del tempo c’è il nulla.

Resta solo il lento scivolare nel nulla.

N.B.

I versi di Bertolt Brecht sono il punto da cui ripartire per non essere rassegnati al dominio del nulla.

Cristo risorto ci salva dalla ineluttabile caduta nel nulla.

La Sua risurrezione dalla morte è il grido che Egli vuole far risentire nell’animo di ognuno di noi: è il grido della positività ultima delle cose, di quella ragionevolezza ultima per cui ciò che nasce non viene al mondo per essere distrutto.

Dipinti.

– Foto: la primavera; fiore di melograno;  la fioritura inizia nel mese di marzo

La primavera sembra una promessa crudele di vita perché tutto ciò che viene al mondo è destinato ad essere distrutto. Senza la resurrezione, la vita è uno scivolare triste verso la morte.

2. Il Guercino, Incredulità di San Tommaso. 1620 – 1640, Musei Vaticani, Pinacoteca.

Giovan Francesco Barbieri era strabico, a tal punto da venir soprannominato il Guercino;

forse proprio questo difetto degli occhi gli donava una grande capacità di penetrare nella realtà e di renderla con eccezionale qualità sulla tela. Solo occhi speciali potevano percepire quello stupendo colore blu notte che adoperava nei suoi dipinti, solo una mano superiore poteva animare le opere del suo potente chiaroscuro contrastato.

    In un mondo che scivola verso la morte, la Resurrezione è l’unica novità che dà ragione     della positività ultima con cui l’uomo cristiano guarda la vita.

SEZIONE FANCIULLI

Alleluia, Chi ascolta la Parola