LITURGIA DELLA PAROLA

Prima Lettura

Dagli Atti degli Apostoli 
Molti segni e prodigi avvenivano fra il popolo per opera degli apostoli. Tutti erano soliti stare insieme nel portico di Salomone; nessuno degli altri osava associarsi a loro, ma il popolo li esaltava.
Sempre più, però, venivano aggiunti credenti al Signore, una moltitudine di uomini e di donne, tanto che portavano gli ammalati persino nelle piazze, ponendoli su lettucci e barelle, perché, quando Pietro passava, almeno la sua ombra coprisse qualcuno di loro.
Anche la folla delle città vicine a Gerusalemme accorreva, portando malati e persone tormentate da spiriti impuri, e tutti venivano guariti.

Parola di Dio.
 

Salmo Responsoriale
R. Rendete grazie al Signore perché è buono: il suo amore è per sempre.

Dica Israele:
«Il suo amore è per sempre».
Dica la casa di Aronne:
«Il suo amore è per sempre».
Dicano quelli che temono il Signore:
«Il suo amore è per sempre». R.
 
La pietra scartata dai costruttori
è divenuta la pietra d’angolo.
Questo è stato fatto dal Signore:
una meraviglia ai nostri occhi.
Questo è il giorno che ha fatto il Signore:
rallegriamoci in esso ed esultiamo! R.
 
Ti preghiamo, Signore: Dona la salvezza!
Ti preghiamo, Signore: Dona la vittoria!
Benedetto colui che viene nel nome del Signore.
Vi benediciamo dalla casa del Signore.
Il Signore è Dio, egli ci illumina. R.
 

Seconda Lettura

Dal libro dell’Apocalisse di san Giovanni apostolo
Io, Giovanni, vostro fratello e compagno nella tribolazione, nel regno e nella perseveranza in Gesù, mi trovavo nell’isola chiamata Patmos a causa della parola di Dio e della testimonianza di Gesù.
Fui preso dallo Spirito nel giorno del Signore e udii dietro di me una voce potente, come di tromba, che diceva: «Quello che vedi, scrivilo in un libro e mandalo alle sette Chiese.
Mi voltai per vedere la voce che parlava con me, e appena voltato vidi sette candelabri d’oro e, in mezzo ai candelabri, uno simile a un Figlio d’uomo, con un abito lungo fino ai piedi e cinto al petto con una fascia d’oro.
Appena lo vidi, caddi ai suoi piedi come morto. Ma egli, posando su di me la sua destra, disse: «Non temere! Io sono il Primo e l’Ultimo, e il Vivente. Ero morto, ma ora vivo per sempre e ho le chiavi della morte e degli inferi. Scrivi dunque le cose che hai visto, quelle presenti e quelle che devono accadere in seguito».
Parola di Dio.
 

Acclamazione al Vangelo

Alleluia, alleluia. Perché mi hai veduto, Tommaso, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto! Alleluia.
 

Vangelo

Dal Vangelo secondo Giovanni 
La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: «Pace a voi!». Detto questo, mostrò loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore.
Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi». Detto questo, soffiò e disse loro: «Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati».
Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù. Gli dicevano gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credo».
Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c’era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, stette in mezzo e disse: «Pace a voi!». Poi disse a Tommaso: «Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!». Gli rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!». Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!».
Gesù, in presenza dei suoi discepoli, fece molti altri segni che non sono stati scritti in questo libro. Ma questi sono stati scritti perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, e perché, credendo, abbiate la vita nel suo nome.

Parola del Signore.

RIFLESSIONE

Vangelo.

Il vangelo racconta l’apparizione di Gesù Risorto a Tommaso, l’apostolo che non voleva credere.

Alla testimonianza dei discepoli («Abbiamo visto il Signore!»),  Tommaso, che non era con loro quando venne Gesù, non aderisce: Se non vedo … se non metto il mio dito … e non metto la mia mano … io non credo.

Otto giorni dopo … «Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco;  …   Tommaso si arrende all’evidenza della realtà ericonosce il Risorto:«Mio Signore e mio Dio!”

Riflettiamo.

Questi sono i fatti che stanno all’origine della fede cristiana.

Colui che è stato crocifisso è vivo. Dunque è risorto!

Domandiamoci:

Come può questo avvenimento arrivare fino a me?”

Col battesimo siamo immersi nel grande mistero del Cristo Risorto.

Che cosa accade all’uomo che col battesimo si immerge nel grande mistero della risurrezione?

Quello che accade «fondamentalmente», è una parola che lo esprime: “luce”.

Immaginiamoci una notte; una notte fonda, senza luna e con le stelle oscurate dalle nuvole, una notte oscura.

Immaginiamoci, improvvisamente, il sole: è sorto il mondo, non c’era ed è sorto, definito nei suoi particolari, nei fili d’erba, nel fiorellino del campo, nell’uccellino che cade: il cielo e la terra, il vento e la pioggia, il sole e il calore. Nasce il mondo in questa luce gettata sulla realtà, in questa luce che si irradia, che irradia tutto il nostro vivere: il reale rinasce.

Attenti.

Anche il battesimo è un’illuminazione, un nascere di nuovo, un nascere diverso.

Col battesimo si avvera la rinascita dell’uomo. Il battesimo genera la creatura nuova.

Come scrive S. Paolo nella lettera ai Romani 6, 4:

“come Cristo fu risuscitato dai morti per mezzo della gloria del Padre, così anche noi possiamo camminare in una vita nuova”.

Le nostre azioni sono diverse dal comune modo di agire nella corruzione e nell’avidità insaziabile.                                                                                                                      

N.B.

Col battesimo avviene l’uomo nuovo, il cristiano. Un protagonista nuovo sulla scena del mondo.

Nuovo significa “nella verità”.

Normalmente l’uomo è immerso nella realtà in un rapporto di falsità, a causa del peccato.

C’é una falsità nel modo di giudicare le cose.

L’intelligenza vede solo ciò che è nel suo interesse o nel suo gusto.

Pensate a come si vivono certi rapporti di amicizia; sono considerati veri amici quelli che non vedono i nostri difetti e le nostre cattive azioni. L’amico vero deve essere fedele come il cane; anche se commetto una balordaggine (pestaggio, stupro, atti vandalici …); mi deve seguire altrimenti che cane, cioè, che amico è?

Criterio presente tra bulli e nelle organizzazioni criminali o mafiose. Anche nelle famiglie e nelle nostre amicizie c’è questo criterio? Se sei dei nostri, puoi tutto.

Invece il battezzato ha un modo nuovo di vedere e giudicare le cose; ha una coscienza nuova del mondo. Vede la realtà nella sua verità.

Da dove nasce questa capacità?

Ciò da cui tutto parte è l’essere abbracciati da Cristo risorto, dall’essere «immersi nel grande Mistero».

Dipinto: Caravaggio, Incredulità di San Tommaso (part.), 1600 -1601, Potsdam in Germania. Fu commissionato dal ricchissimo marchese Vincenzo Giustiniani, genovese, uomo di cultura, banchiere, collezionista d’arte che si stabilì a Roma con la sua famiglia; fu capace di finanziare lo stesso Pontefice e i regnanti d’Europa. Il palazzo comprato dalla famiglia è oggi sede della Presidenza del Senato (  … Maria Elisabetta Alberti Casellati). Giustiniani nutriva un amore per la cultura e per l’arte e stravedeva per il pittore. Moltissime le opere che commissionò al Caravaggio.

Il volto di Cristo, ombreggiato da lunghi capelli è in contrasto con la fronte aggrottata dell’apostolo. Tutto converge verso un medesimo punto: la piaga aperta nel costato. Il dito che Tommaso vi affonda è immagine di tale forza rappresentativa da costituire la fortuna stessa del quadro, replicato in molte copie.

La fisicità dell’incontro è sottolineata dall’indice di Tommaso, che si insinua profondamente nella ferita del costato di Cristo; con mano delicata ma ferma, Cristo indirizza Tommaso, invitandolo a mettere il dito nella piaga e constatare l’effettiva resurrezione.

L’incontro con il Risorto, realizzato nel Battesimo, genera l’uomo nuovo.

(Avvisi:

Oggi, domenica dopo Pasqua, si celebra la festa della Divina Misericordia.

Il culto della Divina Misericordia è legato alla mistica polacca Santa Faustina Kowalskae alla venerazione dell’immagine del Signore con la scritta: Gesù confido in te! )

SEZIONE FANCIULLI

Alleluia, chi ascolta la parola