LITURGIA DELLA PAROLA

Prima Lettura 


Dal libro del Deuteronomio  
Mosè parlò al popolo, e disse: «Il sacerdote prenderà la cesta dalle tue mani e la deporrà davanti all’altare del Signore, tuo Dio, e tu pronuncerai queste parole davanti al Signore, tuo Dio: “Mio padre era un Aramèo errante; scese in Egitto, vi stette come un forestiero con poca gente e vi diventò una nazione grande, forte e numerosa. Gli Egiziani ci maltrattarono, ci umiliarono e ci imposero una dura schiavitù. Allora gridammo al Signore, al Dio dei nostri padri, e il Signore ascoltò la nostra voce, vide la nostra umiliazione, la nostra miseria e la nostra oppressione; il Signore ci fece uscire dall’Egitto con mano potente e con braccio teso, spargendo terrore e operando segni e prodigi. Ci condusse in questo luogo e ci diede questa terra, dove scorre latte e miele. Ora, ecco, io presento le primizie dei frutti del suolo che tu, Signore, mi hai dato”. Le deporrai davanti al Signore, tuo Dio, e ti prostrerai davanti al Signore, tuo Dio».

Parola di Dio.   

Salmo Responsoriale

Rit.: Resta con noi, Signore, nell’ora della prova.
Chi abita  al riparo dell’Altissimo
passerà la notte all’ombra dell’Onnipotente.
Io dico al Signore: «Mio rifugio e mia fortezza,
mio Dio in cui confido».

Non ti potrà colpire la sventura,
nessun colpo cadrà sulla tua tenda.
Egli per te darà ordine ai suoi angeli
di custodirti in tutte le tue vie.

Sulle mani essi ti porteranno
perché il tuo piede non inciampi nella pietra.
Calpesterai leoni e vipere,
schiaccerai leoncelli e draghi.

“Lo libererò, perché a me si è legato,
lo porrò al sicuro, perché ha conosciuto il mio nome.
Mi invocherà e io gli darò risposta;
nell’angoscia io sarò con lui,
lo libererò e lo renderò glorioso.  

Seconda Lettura
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani  
Fratelli, che cosa dice Mosè? “Vicino a te è la parola, sulla tua bocca e nel tuo cuore”: cioè la parola della fede che noi predichiamo. Perché se con la tua bocca proclamerai “ Gesù è il Signore!”, e con il tuo cuore crederai che Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai salvo. Con il cuore infatti si crede per ottenere la giustizia, e con la bocca si fa la professione di fede per avere la salvezza. 
Dice infatti la Scrittura: “Chiunque crede in lui non sarà deluso”. Poiché non c’è distinzione fra Giudeo e Greco, dato che lui stesso è il Signore di tutti, ricco verso tutti quelli che l’invocano. Infatti: “Chiunque invocherà il nome del Signore sarà salvato”.

   Parola di Dio.

Acclamazione al Vangelo

Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!

Non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio. (Mt 4,4)

Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!

Vangelo

 Dal vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù, pieno di Spirito Santo, si allontanò dal Giordano ed era guidato  dallo Spirito nel deserto, per quaranta giorni, tentato dal diavolo. Non mangiò nulla in quei giorni, ma quando furono terminati, ebbe fame. Allora il diavolo gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, dì a questa pietra che diventi pane». Gesù gli rispose: «Sta scritto: “Non di solo pane vivrà l’uomo”». 
Il diavolo lo condusse in alto, gli mostrò in un istante tutti i regni della terra, gli disse: «Ti darò tutta questo potere e la loro gloria, perché a me è stata data e io la do a chi voglio. Perciò, se ti prostrerai in adorazione dinanzi a me tutto sarà tuo». Gesù gli rispose: «Sta scritto: “Il  Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto. “». 
Lo condusse a Gerusalemme, lo pose sul punto più alto del tempio e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gettati giù di qui;  sta scritto infatti: “Ai suoi angeli darà ordini al tuo riguardo affinché  essi ti custodiscano”;  e anche: “Essi ti porteranno sulle loro mani perché il tuo piede non inciampi in una pietra”».  Gesù gli rispose: «E’ stato detto: “Non metterai alla prova il Signore Dio tuo”». 
Dopo aver esaurito ogni tentazione, il diavolo si allontanò da lui fino al momento  fissato.

RIFLESSIONE

Vangelo.

Il tempo della Quaresima. Prima Domenica.

Gesù … era guidato dallo Spirito nel deserto”; per quaranta giorni, tentato dal diavolo.  Nel vangelo di Luca le tentazioni sono tre.

La prova vede Gesù uscire vincitore; è il Tentatore ad allontanarsi sconfitto. …  il diavolo si allontanò da Lui fino al momento fissato.

Riflettiamo.

L’episodio della Tentazione sta all’inizio della vita pubblica di Gesù; racconta la prova, il test per indurlo a scegliere vie alternative al disegno di Dio.

La tentazione che Gesù ha incontrato nel deserto e lungo tutta la sua vita è questa: percorrere la strada suggerita dalla Parola di Dio oppure preferire i suggerimenti degli uomini che sembrano scorciatoie più convincenti?

Nella sostanza, la tentazione è la disobbedienza; il no a Dio.

Gesù, in un momento di grande difficoltà, è tentato nella sua fedeltà al Padre. Egli vince la tentazione con una totale fiducia nel Padre suo.

Anche per noi la vita è una terra di prova. Incontriamo la tentazione.

La Quaresima è il tempo favorevole in cui prendi consapevolezza che nella tentazione c’è una facilità a peccare.

Questa fragilità dell’uomo, la chiesa la chiama peccato originale. 

Nell’uomo c’è come una ferita aperta, enorme; per cui il braccio che avrebbe potuto alzare 30 kg  non riesce ad alzarne che 3; è come indebolito, è come una paralisi infantile.

Questa fragilità è testimoniata nelle grandi pagine della letteratura mondiale.    

Charles Baudelaire, I fiori del male, 1857.

Considerato uno dei più  importanti poeti del XIX secolo, esponente chiave del simbolismo nonché anticipatore del decadentismo. Si lasciava andare a eccessi e sregolatezze.

I fiori del male, la sua opera maggiore, è considerata uno dei classici della letteratura francese e mondiale.

Una raccolta di poesie che venne immediatamente censurata. Lui fu processato e condannato per offesa alla morale pubblica. L’opera  è un viaggio immaginario che il poeta compie verso l’inferno della vita.                     

Nella prima poesia “Al lettore” che funge da prologo, il poeta invita “l’ipocrita lettore” a non chiudere gli occhi sulla sua condizione e a seguirlo in questo viaggio verso l’Inferno che appunto è la vita. Al lettore:

Regge il Diavolo i fili che ci muovono!
Un fascino troviamo in ogni cosa ripugnante; ogni giorno senza orrore,
tra il puzzo delle tenebre, di un passo verso l’inferno discendiamo …”.

La poesia è rivolta a chi ha l’occhio che sa scrutare negli abissi e sa riflettere su questa attrattiva al male a cui l’uomo cede .

Baudelaire segnala un inspiegabile male che si annida nel cuore di ogni uomo.

Nota BeneC’è un male alla radice dell’uomo. Cosa è? Il peccato originale.

Il peccato originale è un atto dell’uomo, che Dio ha fatto così legato agli altri uomini, che l’inizio sbagliato si è riverberato su tutti. L’uomo singolo non ha colpa ma ne porta le conseguenze: ne ha colpa chi lo ha commesso. Ma come l’abbia commesso e in cosa sia consistito: questo è mistero. E’ il mistero delle origini.

Questo inizio terribile è un fatto che non possiamo spiegarci; ma senza questo misterioso fenomeno non si capisce più nulla del disastro dell’uomo. La dottrina del peccato originale spiega questo disastro nel modo più adeguato che si possa concepire.

Il peccato originale è l’ipotesi che spiega meglio la situazione storica dell’uomo. 

Attenti.

Quaresima è il tempo in cui sei aiutato a riconoscere che la tentazione è frutto del peccato originale; una debolezza insita nella natura umana.

L’uomo è tentato a sganciarsi da Dio per costruire in proprio la sua vita.

Dipinti:

 – Michelangelo, part. cacciata dei progenitori dal Paradiso Terrestre, affresco, 1510 c. , volta Cappella Sistina,Vaticano.

Adamo cede alla tentazione; ne consegue la cacciata dal paradiso terrestre.  Adamo è consapevole della propria colpa, mortificato per il peccato commesso; Eva appare piena di vergogna, con le braccia ristrette, timorosa della punizione divina.

La tentazione di Gesù richiama la tentazione del primo Adamo e la sua caduta (peccato originale):

– Giovanni Bellini, Il Cristo Redentore benedicente, 1460Museo del Louvre a Parigi

Cristo, Uomo dei dolori.  Il sangue sul capo, la corona di spine, le ferite suscitano la compassione dei credenti e alleviano i loro dolori davanti alle sue pene. 

Con il sacrificio della sua vita ha riscattato l’uomo caduto nel peccato.

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