Liturgia della Parola

Prima Lettura

Dal libro del profeta Geremia
Così dice il Signore: «Maledetto l’uomo che confida nell’uomo, e pone nella carne il suo sostegno, allontanando il suo cuore dal Signore.
Sarà come un tamerisco nella steppa; non vedrà venire il bene, dimorerà in luoghi aridi nel deserto, in una terra di salsedine, dove nessuno può vivere.
Benedetto l’uomo che confida nel Signore e il Signore è la sua fiducia. È come un albero piantato lungo un corso d’acqua, verso la corrente stende le radici; non teme quando viene il caldo, le sue foglie rimangono verdi, nell’anno della siccità non si dà pena, non smette di produrre frutti».

Parola di Dio.

Salmo Responsoriale

R. Beato l’uomo che confida nel Signore.

È come albero piantato lungo corsi d’acqua,
che dà frutto a suo tempo:
le sue foglie non appassiscono
e tutto quello che fa, riesce bene. R.

Non così, non così i malvagi,
ma come pula che il vento disperde;
perciò non si alzeranno i malvagi nel giudizio
né i peccatori nell’assemblea dei giusti,
poiché il Signore veglia sul cammino dei giusti,
mentre la via dei malvagi va in rovina. R.

Seconda Lettura

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi 
Fratelli, se si annuncia che Cristo è risorto dai morti, come possono dire alcuni tra voi che non vi è resurrezione dei morti? Se infatti i morti non risorgono, neanche Cristo è risorto; ma se Cristo non è risorto, vana è la vostra fede e voi siete ancora nei vostri peccati. Perciò anche quelli che sono morti in Cristo sono perduti. Se noi abbiamo avuto speranza in Cristo soltanto per questa vita, siamo da commiserare più di tutti gli uomini.            
Ora, invece, Cristo è risorto dai morti, primizia di coloro che sono morti.

Parola di Dio.

Acclamazione al Vangelo

Alleluia, alleluia.

Rallegratevi ed esultate, dice il Signore, perché, ecco, la vostra ricompensa è grande nel cielo. Alleluia.
 

Vangelo

Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù, disceso con i Dodici, si fermò in un luogo pianeggiante. C’era gran folla di suoi discepoli e gran moltitudine di gente da tutta la Giudea, da Gerusalemme e dal litorale di Tiro e di Sidone.
Ed egli, alzati gli occhi verso i suoi discepoli, diceva:
«Beati voi, poveri,
perché vostro è il regno di Dio.
Beati voi, che ora avete fame,
perché sarete saziati.
Beati voi, che ora piangete,
perché riderete.
Beati voi, quando gli uomini vi odieranno e quando vi metteranno al bando e vi insulteranno e disprezzeranno il vostro nome come infame, a causa del Figlio dell’uomo.
Rallegratevi in quel giorno ed esultate, perché, ecco, la vostra ricompensa è grande nel cielo.
Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i profeti.
Ma guai a voi, ricchi,
perché avete già ricevuto la vostra consolazione.
Guai a voi, che ora siete sazi,
perché avrete fame.
Guai a voi, che ora ridete,
perché sarete nel dolore e piangerete.
Guai, quando tutti gli uomini diranno bene di voi.
Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i falsi profeti.

Parola del Signore.

RIFLESSIONE

Vangelo.

Siamo in un luogo pianeggiante. Gesù, alzati gli occhi verso i suoi discepoli, annuncia le beatitudiniediceva: “Beati voi”

La prima di esse è la più nota: “Beati voi, poveri, perché vostro è il regno di Dio”.
Beati sono proclamati i poveri, gli affamati, gli afflitti, i perseguitati.

Essi sono beati perché per loro c’è una bella notizia: “Rallegratevi  … ed esultate, perché, ecco, la vostra ricompensa è grande nel cielo”. Con stile paradossale ed antitetico si prospetta un rovesciamento della situazione presente.

Poi sono elencati i Guai: “Ma guai a voi, ricchi … ”

Questi hanno fatto una serie di scelte che li escludono dal regno di Dio.

Riflettiamo

Nel vangelo di Luca si hanno solo quattroBeati voi” a cui vengono contrapposti quattroGuai a voi”.

Le beatitudini sono il nucleo della predicazione di Gesù. Il Signore si fa vicino e si china su un’umanità afflitta e bisognosa.

Egli porta una bella Notizia rivolta a tutti.

I Guai non sono maledizioni ma un pressante invito a cambiare vita. Coloro a cui sono rivolti i “guai” sono uomini senza futuro, congelati per sempre nella loro solitudine morale.

Cosa annunciano le beatitudini? E’ possibile un cammino alla felicità sempre, anche nelle circostanze più amare se l’uomo pone in Dio la sua fiducia.

Attenti!                                                                                                                                                            Le beatitudini sono in contrasto con la mentalità dominante; il sogno beato di un italiano è la vincita al gioco. Lotteria Italia?

La riuscita della vita sta nel successo, nel potere, nella ricchezza.

Le beatitudini sono una contestazione di quei modelli di vita che deludono l’uomo.

Denunciano l’esasperata ricerca del piacere, del  culto della bellezza e l’ iper – consumismo che sta avvelenando il pianeta.

Ciò che per l’uomo sembrerebbe felicità rivela la sua natura di illusione e di inganno.

Marcuse Herbert, L’uomo a una dimensione, 1964. La sua opera forse più importante.

Filosofo, sociologo e politologo tedesco naturalizzato statunitense. Fu uno dei massimi esponenti dell’Istituto per la Ricerca Sociale di Francoforte.

Marcuse è stato uno dei pensatori più influenti del Novecento … Ebbe grande notorietà presso gli studenti in rivolta del ’68. L’uomo della civiltà neocapitalistica è vittima di falsi bisogni creati dai mezzi di comunicazione di massa.

“La maggior parte dei bisogni che oggi prevalgono, il bisogno di rilassarsi, di divertirsi, di comportarsi e di consumare in accordo con gli annunci pubblicitari, di amare e odiare ciò che altri amano e odiano, appartengono a questa categoria di falsi bisogni. Sono determinati da potenze esterne sulle quali l’individuo non ha nessun controllo. Il risultato è un’euforia in mezzo all’infelicità”

La società crea bisogni artificiali. L’uomo è ridotto a consumatore, euforico e ottuso.

La religione dei consumi ubriaca l’uomo. Si pensi a certe forme di movida.

Nota Bene

E’ possibile oggi accogliere e vivere le beatitudini?                                          

Le beatitudini non sono valori astratti da osservare.

Le beatitudini sono indicazioni che scaturiscono dall’amicizia con Cristo. Non si tratta di capire un discorso ma di fare esperienza di Cristo.

Solo chi diventa amico di “quello lì” può vivere le Beatitudini e iniziare una strada che porta alla felicità.

Dipinti:

Raffaello Sanzio, La Madonna della Seggiola, 15131514 circa, Palazzo PittiFirenze.

Raffaello muore ad appena trentasette anni nel 1520.

Considerato uno dei più grandi artisti del Rinascimento e d’ogni tempo.

Raffaello mette in primo piano la grazia e l’armonia;  e raggiunge il suo ideale di bellezza intriso di spiritualità cristiana.

Il pittore è riuscito a comunicare in maniera potente l’affetto di una madre nei confronti del figlio, mediante un tenero abbraccio.

Lo sguardo della madonna è rivolto al di fuori del quadro, come ad invitarci ad esser parte di quel momento intimo. 

La Madre che abbraccia il bambino è la primogenita del popolo nuovo, popolo delle Beatitudini cioè di chi pone in Dio la sua fiducia; questo popolo è fonte di speranza per l’umanità sofferente e bisognosa.

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Beati Voi – Giosy