LITURGIA DELLA PAROLA

Prima Lettura

Dal libro di Neemia

In quei giorni, il sacerdote Esdra portò la legge davanti all’assemblea degli uomini, delle donne e di quanti erano capaci di intendere.

Lesse il libro sulla piazza davanti alla porta delle Acque, dallo spuntare della luce fino a mezzogiorno, in presenza degli uomini, delle donne e di quelli che erano capaci di intendere; tutto il popolo tendeva l’orecchio al libro della legge. Lo scriba Esdra stava sopra una tribuna di legno, che avevano costruito per l’occorrenza.

Esdra aprì il libro in presenza di tutto il popolo, poiché stava più in alto di tutti; come ebbe aperto il libro, tutto il popolo si alzò in piedi. Esdra benedisse il Signore, Dio grande, e tutto il popolo rispose: «Amen, amen», alzando le mani; si inginocchiarono e si prostrarono con la faccia a terra dinanzi al Signore. 
I levìti leggevano il libro della legge di Dio a brani distinti e spiegavano il senso, e così facevano comprendere la lettura. Neemia, che era il governatore, Esdra, sacerdote e scriba, e i levìti che ammaestravano il popolo dissero a tutto il popolo: «Questo giorno è consacrato al Signore, vostro Dio; non fate lutto e non piangete!». Infatti tutto il popolo piangeva, mentre ascoltava le parole della legge.

Poi Neemia disse loro: «Andate, mangiate carni grasse e bevete vini dolci e mandate porzioni a quelli che nulla hanno di preparato, perché questo giorno è consacrato al Signore nostro; non vi rattristate, perché la gioia del Signore è la vostra forza».

Salmo Responsoriale

Rit.: Le tue parole, Signore, sono spirito e vita.

La legge del Signore è perfetta, rinfranca l’anima;
la testimonianza del Signore è stabile,
rende saggio il semplice. Rit.

I precetti del Signore sono retti, fanno gioire il cuore;
il comando del Signore è limpido,
illumina gli occhi. Rit.

Il timore del Signore è puro, rimane per sempre;
i giudizi del Signore sono fedeli,

sono tutti giusti. Rit.

Ti siano gradite le parole della mia bocca;
davanti a te i pensieri del mio cuore,

Signore, mia roccia e mio redentore. Rit.

Seconda Lettura  

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi

-FORMA BREVE-

Fratelli, come il corpo, è uno solo e ha molte membra, e tutte le membra del corpo, pur essendo molte, sono un corpo solo, così anche Cristo.

Infatti noi tutti siamo stati battezzati mediante un solo Spirito in un solo corpo, Giudei o Greci, schiavi o liberi; e tutti siamo stati dissetati da un solo Spirito. 

E infatti il corpo non è formato da un membro solo, ma da molte membra.

Ora  voi siete corpo di Cristo e, ognuno secondo la propria parte, sue membra. 

Acclamazione al Vangelo

Alleluia, alleluia. Il Signore mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio,
a proclamare ai prigionieri la liberazione. Alleluia.

Vangelo

Dal vangelo secondo Luca

Poiché molti hanno cercato di raccontare con ordine gli avvenimenti che si sono compiuti in mezzo a noi, come ce li hanno trasmessi coloro che ne furono testimoni oculari fin da principio e divennero ministri della Parola, così anch’io ho deciso  di fare ricerche accurate su ogni circostanza, fin dagli inizi, e di scriverne un resoconto ordinato per te, illustre Teòfilo, in modo che tu possa renderti  conto della solidità degli insegnamenti che hai ricevuto.

In quel tempo, Gesù ritornò in Galilea con la potenza dello Spirito e la sua fama si diffuse in tutta la regione. Insegnava nelle loro sinagoghe e gli rendevano lode.

Venne a Nazaret, dove era cresciuto, e secondo il suo solito, di sabato, entrò nella sinagoga e si alzò a leggere. Gli fu dato il rotolo del profeta Isaia; aprì il rotolo e trovò il passo dove era scritto:

“Lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l’unzione e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio, a proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; a rimettere in libertà gli oppressi e proclamare l’ anno di grazia del Signore”.

Riavvolse il rotolo, lo riconsegnò all’inserviente e sedette. Nella sinagoga, gli occhi di tutti erano fissi su di lui. Allora cominciò a dire loro: «Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato».

RIFLESSIONE

Vangelo.                                                                                                                                                                   

Venne a Nazaret …  di sabato entrò nella sinagoga e si alzò a leggere.  Aprì il rotolo del profeta Isaia e trovò il passo dove era scritto: Lo Spirito del Signore è sopra di me …

mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio, a proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; a rimettere in libertà gli oppressi e proclamare l’ anno di grazia del Signore”.

Il brano racconta la vocazione di un misterioso profeta che ha ricevuto da Dio un annuncio buono per i poveri.

gli occhi di tutti erano fissi su di lui. Gesù arrotolò il volume e disse: “Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato.”

Riflettiamo.

Gesù si presenta come l’inviato di Dio che compie la sua Parola.

Gesù è il Messia; Unto, scelto – inviato a proclamare la buona notizia.

A chi? Si riparte dalle periferie del mondo, dagli esclusi, dagli uomini che mangiano pane amaro.

Nota bene.

Questo annuncio oggi cade in un mondo che è cambiato. Si pensi: Il covid-19 e il fenomeno epocale delle migrazioni.

L’occidente, la nostra terra, sta perdendo le sue radici cristiane.

Attraverso un lungo processo di cambiamento viviamo in un mondo che non ha più una mentalità cristiana.

Intere masse di uomini e di donne si staccano dalla fede cristiana.

Sempre più numerosi autorevoli personaggi si oppongono alla fede in Dio; … si pensi ai funerali laici di Paolo Villaggio (+2017),   Andrea Camilleri, lo scrittore che ha inventato il commissario Montalbano (2019), Raul Casadei, il re del liscio (2021), Gino Strada (2021).

 Hanno un fascino e una presa sulla società a motivo di qualche particolare abilità.

Non c’è più una visione religiosa del mondo. Il cristianesimo: una cosa conosciuta e dimenticata.

Il nostro mondo non ha più un linguaggio cristiano. Dio escluso dalla vita?

Samuel Beckett, Aspettando Godot,  1952, è la sua più famosa opera teatrale; Beckett è stato uno scrittore, drammaturgo e poeta irlandese. (+1989).

Appartiene al genere teatro dell’assurdo, per il quale la vita dell’uomo è apparentemente senza senso e senza scopo. Aspettando Godot è la sua più famosa opera teatrale, costruita intorno alla condizione dell’attesa. Due vagabondi, Vladimiro ed Estragone, stanno aspettando su una desolata strada di campagna un “certo Signor Godot“.

Nell’opera (divenuta sinonimo di una situazione in cui si aspetta un avvenimento che dà l’apparenza di essere imminente, ma che nella realtà non accade mai) si registra l’affievolirsi dell’interesse per il mondo religioso. Osserviamo la risposta quando uno dei due vagabondi domanda all’altro se avesse mai letto la Bibbia.

VLADIMIRO: Hai letto la Bibbia?

ESTRAGONE: La Bibbia … (Pensieroso).  Mi par bene di averci dato un’occhiata.

… Mi ricordo le carte geografiche della Terra Santa. A colori. Erano bellissime. Il Mar Morto era celeste. Mi metteva sete solo a guardarlo. Pensavo sempre: è là che voglio passare la luna di miele. Nuoteremo. Saremo felici.

Le parole della nostra tradizione religiosa si riducono a pallide evocazioni di un mondo lontano e perduto.

Il mondo occidentale è un mondo post-cristiano; va perdendo sempre più  il rapporto con  i simboli della propria tradizione religiosa.

La religione dei consumi,  della pubblicità, dell’attualità emargina sempre più il cristianesimo, relegandolo nello spazio del folclore o dell’insignificanza o del fastidio.

Attenti.

In questo mondo, siamo chiamati a testimoniare la Presenza del Mistero che è venuto tra noi.

Il cristianesimo è l’annuncio che Dio è diventato un uomo, in un determinato spazio e in un determinato tempo. Il Mistero è entrato nel mondo (la x misteriosa, ha intersecato la linea del tempo).

Si chiama Cristo; Dio fatto uomo.  E’ l’inviato di Dio venuto a portare la liberazione.

La liberazione dalle mani di chi opprime la vita dell’uomo. La liberazione dei migranti dalle mani dei trafficanti di esseri umani; dalle mani della camorra, degli autori delle stese, di chi lancia bombe nel buio, dei cattivi politici, degli amministratori corrotti, dei lupi che abitano gli apparati.                                                                                                            

Dipinto:

Giovanni Bellini, Presentazione al Tempio, 1460-1464, Venezia.

Figlio d’arte, è stato un pittore veneziano, uno dei più celebri del Rinascimento

La Vergine regge il Bambino in fasce con i piedini appoggiati su un cuscino mentre il vecchio Simeone barbuto ha le mani tese ad accogliere il Bambino. Sullo sfondo Giuseppe osserva con stupore la scena. La dimensione umana della scena è sottolineata anche dalla mancanza delle aureole.

Il Bambino è avvolto in fasce e avvicina il tenero volto a quello di Maria che ha una bellezza quasi ineguagliabile.

La Parola di Dio si è fatta vedere, è entrata nella storia, si è fatta uomo, è venuta al mondo dal seno di una donna, una ragazza di diciassette anni. Il Mistero è Uno di noi tra di noi.

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