LITURGIA DELLA PAROLA

Prima lettura

Dal libro del profeta Daniele

Guardando nelle visioni notturne, ecco venire con le nubi del cielo

uno simile a un figlio d’uomo; giunse fino al vegliardo e fu presentato a lui.

Gli furono dati potere, gloria e regno; tutti i popoli, nazioni e lingue lo servivano: il suo potere è un potere eterno, che non finirà mai,

e il suo regno non sarà mai distrutto.

Parola di Dio.

T  Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Rit.: Il Signore regna, si riveste di splendore.

Il Signore regna, si riveste di maestà:

si riveste il Signore, si cinge di forza. R/.

È stabile il mondo, non potrà vacillare.

Stabile è il tuo trono da sempre,

dall’eternità tu sei. R/.

Davvero degni di fede i tuoi insegnamenti!

La santità si addice alla tua casa

per la durata dei giorni, Signore. R/.

Seconda lettura

Dal libro dell’Apocalisse di san Giovanni apostolo

Gesù Cristo è il testimone fedele, il primogenito dei morti e il sovrano dei re della terra.

A Colui che ci ama e ci ha liberati dai nostri peccati con il suo sangue, che ha fatto di noi un regno, sacerdoti per il suo Dio e Padre, a lui la gloria e la potenza nei secoli dei secoli. Amen.

Ecco, viene con le nubi e ogni occhio lo vedrà, anche quelli che lo trafissero,

e per lui tutte le tribù della terra si batteranno il petto.

Sì, Amen!

Dice il Signore Dio: Io sono l’Alfa e l’Omèga, Colui che è, che era e che viene, l’Onnipotente!

Parola di Dio.

T  Rendiamo grazie a Dio.

Acclamazione al Vangelo

Alleluia, alleluia.

Benedetto colui che viene nel nome del Signore!
Benedetto il Regno che viene, del nostro padre Davide! Alleluia.

Vangelo

Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Pilato disse a Gesù: «Sei tu il re dei Giudei?». Gesù rispose: «Dici questo da te, oppure altri ti hanno parlato di me?». Pilato disse: «Sono forse io Giudeo? La tua gente e i capi dei sacerdoti ti hanno consegnato a me. Che cosa hai fatto?».

Rispose Gesù: «Il mio regno non è di questo mondo; se il mio regno fosse di questo mondo, i miei servitori avrebbero combattuto perché non fossi consegnato ai Giudei; ma il mio regno non è di quaggiù».

Allora Pilato gli disse: «Dunque tu sei re?». Rispose Gesù: «Tu lo dici: io sono re. Per questo io sono nato e per questo sono venuto nel mondo: per dare testimonianza alla verità. Chiunque è dalla verità, ascolta la mia voce».

Parola del Signore.

T  Lode a te, o Cristo.

RIFLESSIONE

La celebrazione di Cristo re dell’universo chiude l’anno liturgico.

Vangelo

Celebriamo Cristo re dell’universo.

Ponzio Pilato, prefetto della Giudea, interroga Gesù dopo che i giudei lo avevano consegnato, accusandolo; ai giudei non era consentito emettere giudizi; spettava all’autorità romana.

Il diritto romano prevedeva l’interrogatorio diretto dell’imputato; interrogatorio sommario per chi non era cittadino romano. Pilato rivolge l’accusa all’imputato:“Sei Tu il Re dei Giudei?”.

L’imputazione è di ribellione politica perché si mette in discussione l’autorità di Roma.

Il potere religioso glielo ha consegnato con questa accusa, l’unica valida per il procuratore di Roma.

Nella risposta Gesù parla del suo regno; innanzitutto dice ciò che non è:

Il mio regno non è di questo mondo”. Un regno che ha origine altrove.

Allora Pilato gli disse:«Dunque tu sei re?».

Rispose Gesù: “Tu lo dici: io sono re. Per questo io sono nato e per questo sono venuto nel mondo: per dare testimonianza alla verità.” Per Gesù essere re è un servizio alla verità.

Riflettiamo.

I regni del mondo si reggono sulla menzogna perché i loro capi credono, sbagliando, di essere i padroni del mondo.

Il regno di Cristo si fonda sulla verità. La prima verità è che Dio è il Signore del mondo. Il fondamento di tutta la realtà.

In una società cristiana, questa verità era pacificamente accettata.

A questa verità si oppone gran parte della cultura moderna.

Essa sostiene che nessun Dio veglia sul destino degli uomini.

Questa negazione ha radici lontane; in certi momenti assume forme radicali.

Negli ultimi decenni, secondo alcuni scienziati l’indeterminismo del mondo sub-atomico, cioè il comportamento casuale delle particelle elementari in biologia molecolare, rende non più necessaria l’esistenza di Dio per capire l’infinitamente piccolo.

Il fisico teorico statunitense Lee Smolin – ateo,  molto noto presso il grande pubblico – nel suo libro La vita nel cosmo del 1997 afferma:

«Dunque non c’è mai stato un Dio, non c’è mai stato nessun pilota che ha fatto il mondo imponendo un ordine al caos rimanendone poi al di fuori ad osservare  … non verrà mai il regno dei cieli.

… Tutto ciò che abbiamo come legge naturale è un mondo che si è costruito da sé.»

Il mondo ci sarà sempre, e sarà sempre diverso, più vario, più interessante, più vivo, ma sarà sempre il mondo nella sua complessità e incompletezza. (Smolin)

Le sue riflessioni hanno assunto spessore filosofico e portano a negare l’esistenza di Dio. Non c’è nessun Dio né all’inizio né alla fine della Storia.

Attenti

A noi è stato dato di capire in anticipo che il Mistero c’è e si rivela in Cristo.

Verrà l’ora …, che nessuno sa, in cui si compirà il definitivo svelarsi del Mistero.

Il grande Signore del mondo ritornerà e svelerà la verità di tutta la storia. I segreti dei cuori saranno svelati, come pure la condotta di ciascuno verso Dio e verso il prossimo.

Quando Lui ritornerà e si manifesterà, radunando tutti gli uomini di tutti i tempi, risponderà al grido di  giustizia che si leva dagli oppressi della terra. Quello sarà il giorno del trionfo di Cristo.

Dipinto: 

Michelangelo, part. Cristo Giudice del Giudizio Universale, Cappella Sistina: 15351541.

Il Cristo giudice e re dell’universo irrompe in un nimbo di luce con potenza e forza. Il suo gesto divino è imperioso e pacato.                                                                                                                             

La grandiosa composizione si incentra intorno alla figura dominante del Cristo, colto nell’attimo che precede quello in cui verrà emesso il verdetto del Giudizio Universale.

Il giudizio di Dio è che si manifesti la verità di tutta la storia. 

Alla fine, congedo:

*Georg Friedrich Händel : + 1759; uno dei più grandi musicisti del Barocco; è la sua composizione più famosa. Ascoltiamo dal Messia, il coro: Alleluia!

Inneggia a Cristo re dell’universo.

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