LITURGIA DELLA PAROLA
Prima Lettura
Dal libro della Gènesi
Il Signore Dio disse: «Non è bene che l’uomo sia solo: voglio fargli un aiuto che gli corrisponda».
Allora il Signore Dio plasmò dal suolo ogni sorta di animali selvatici e tutti gli uccelli del cielo e li condusse all’uomo, per vedere come li avrebbe chiamati: in qualunque modo l’uomo avesse chiamato ognuno degli esseri viventi, quello doveva essere il suo nome. Così l’uomo impose nomi a tutto il bestiame, a tutti gli uccelli del cielo e a tutti gli animali selvatici, ma per l’uomo non trovò un aiuto che gli corrispondesse.
Allora il Signore Dio fece scendere un torpore sull’uomo, che si addormentò; gli tolse una delle costole e richiuse la carne al suo posto. Il Signore Dio formò con la costola, che aveva tolta all’uomo, una donna e la condusse all’uomo.
Allora l’uomo disse: «Questa volta è osso dalle mie ossa, carne dalla mia carne.
La si chiamerà donna, perché dall’uomo è stata tolta».
Per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie, e i due saranno un’unica carne.
Parola di Dio.
Salmo Responsoriale
R. Ci benedica il Signore tutti i giorni della nostra vita.
Beato chi teme il Signore
e cammina nelle sue vie.
Della fatica delle tue mani ti nutrirai,
sarai felice e avrai ogni bene. R.
La tua sposa come vite feconda
nell’intimità della tua casa;
i tuoi figli come virgulti d’ulivo
intorno alla tua mensa. R.
Ecco com’è benedetto
l’uomo che teme il Signore.
Ti benedica il Signore da Sion. R.
Possa tu vedere il bene di Gerusalemme
tutti i giorni della tua vita!
Possa tu vedere i figli dei tuoi figli!
Pace su Israele! R.
Seconda Lettura
Dalla lettera agli Ebrei
Fratelli, quel Gesù, che fu fatto di poco inferiore agli angeli, lo vediamo coronato di gloria e di onore a causa della morte che ha sofferto, perché per la grazia di Dio egli provasse la morte a vantaggio di tutti.
Conveniva infatti che Dio – per il quale e mediante il quale esistono tutte le cose, lui che conduce molti figli alla gloria – rendesse perfetto per mezzo delle sofferenze il capo che guida alla salvezza.
Infatti, colui che santifica e coloro che sono santificati provengono tutti da una stessa origine; per questo non si vergogna di chiamarli fratelli.
Parola di Dio.
Acclamazione al Vangelo
Alleluia, alleluia. Se ci amiamo gli uni gli altri, Dio rimane in noi e l’amore di lui è perfetto in noi. Alleluia.
Vangelo
Forma breve (Mc 10, 2-12):
Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, alcuni farisei si avvicinarono e, per metterlo alla prova, domandavano a Gesù se è lecito a un marito ripudiare la propria moglie. Ma egli rispose loro: «Che cosa vi ha ordinato Mosè?». Dissero: «Mosè ha permesso di scrivere un atto di ripudio e di ripudiarla».
Gesù disse loro: «Per la durezza del vostro cuore egli scrisse per voi questa norma. Ma dall’inizio della creazione [Dio] li fece maschio e femmina; per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due diventeranno una carne sola. Così non sono più due, ma una sola carne. Dunque l’uomo non divida quello che Dio ha congiunto».
A casa, i discepoli lo interrogavano di nuovo su questo argomento. E disse loro: «Chi ripudia la propria moglie e ne sposa un’altra, commette adulterio verso di lei; e se lei, ripudiato il marito, ne sposa un altro, commette adulterio».
Parola del Signore.
RIFLESSIONE
Vangelo: un’istruzione sul matrimonio.
Alcuni farisei domandavano a Gesù se è lecito a un marito ripudiare la propria moglie.
Gesù richiama il progetto iniziale di Dio sul matrimonio: dall’inizio della creazione Dio li fece maschio e femmina. La diversità sessuale è per un’intima comunione.
… e i due diventeranno una carne sola. Sono chiamati alla fedeltà.
Da questa volontà Gesù ne trae una norma.
“Dunque l’uomo non divida quello che Dio ha congiunto». (l’indissolubilità è credere alla fedeltà nonostante l’emergere del nostro peccato).
Riflettiamo.
La comunione tra i due chiede un amore che non ha paura del tempo. Se ti voglio bene, non ti voglio perdere.
Purtroppo la nostra società conosce tanti matrimoni sfasciati anche in malo modo con un corteo incredibile di violenze, calunnie, accuse reciproche, ferite dolorose, fino al tribunale penale e oltre … Perchè?
Tanti giovani vanno al matrimonio senza la coscienza adeguata di ciò che stanno per fare.
I corsi pre-matrimoniali non riescono a colmare la mancanza di una seria formazione cristiana.
N.B.
Innanzitutto prendiamo coscienza della natura dell’essere umano.
Nel rapporto con la donna l’uomo sente di toccare il divino.
È l’esperienza che testimonia Dante Alighieri nel suo sonetto Tanto gentile e tanto onesta pare, cap. XXVI Vita Nova, la prima opera di attribuzione certa di Dante.
e par che sia una cosa venuta
da cielo in terra a miracol mostrare…
e par che de la sua labbia si mova
un spirito soave pien d’amore,
che va dicendo a l’anima: Sospira.
La bellezza di Beatrice è percepita dal poeta come la presenza del divino. Attraverso la sua bellezza, è Dio che bussa alla porta del suo cuore e lo fa sospirare.
Attraverso la sua bellezza la donna suscita nell’uomo un desiderio di pienezza a cui essa non è in grado di dare risposta adeguata, essendo una creatura finita.
Da qui la delusione, la rabbia, la violenza, che sorgono fra gli sposi, se non comprendono la natura del loro rapporto.
Il loro desiderio di felicità è condannato a rimanere insoddisfatto. L’unica via di uscita è cambiare coppia?
Attenti
L’uomo e la donna sono due esseri finiti che hanno desideri infiniti; solo nell’orizzonte di un amore più grande, di cui l’altro è segno, trovano la risposta al loro desiderio.
Il matrimonio è camminare insieme verso l’Unico (Cristo) che può rispondere alla sete di felicità che l’altro suscita costantemente in me.
Dipinto
Francesco Hayez, Il bacio. Pittore italiano, 1859, Pinacoteca di Brera, Milano.
Questa tela è diventata uno dei simboli del romanticismo italiano. (Si tratta, forse, di un giovane patriota del risorgimento che saluta la ragazza amata prima di andare a combattere?).

In un contesto medievale, raffigura due giovani innamorati che si stanno baciando con grande passionalità.

Il bacio è segno dell’amore tra un uomo e una donna; il segno della loro intimità.

Cristo si pone al centro del rapporto di coppia. Non si tratta di una ingerenza di Gesù a livello dei sentimenti più intimi, ma della più grande promessa che l’uomo possa ricevere.
Solo permettendogli di entrare in esso è possibile che il rapporto più bello che possa accadere nella vita non si corrompa e con il tempo muoia.
SEZIONE FANCIULLI
Messa dei fanciulli – Bartolomé Esteban Murillo, Madonna con Rosario. Museo del Prado 1650– Madrid.

Murillo predilige i Misteri sacri della gioia e della serenità.
Più che il dramma, il dolore, egli si ferma su immagini dal tono familiare. Uomo devoto e religioso – tre figli sacerdoti – nei dipinti traduce il suo intimo e sincero misticismo. Sono dipinti raffinati e piacevoli.