LITURGIA DELLA PAROLA
Prima Lettura
Dal libro dell’Apocalisse di san Giovanni apostolo
Si aprì il tempio di Dio che è nel cielo e apparve nel tempio l’arca della sua alleanza.
Un segno grandioso apparve nel cielo: una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e, sul capo, una corona di dodici stelle. Era incinta, e gridava per le doglie e il travaglio del parto.
Allora apparve un altro segno nel cielo: un enorme drago rosso, con sette teste e dieci corna e sulle teste sette diademi; la sua coda trascinava un terzo delle stelle del cielo e le precipitava sulla terra.
Il drago si pose davanti alla donna, che stava per partorire, in modo da divorare il bambino appena lo avesse partorito.
Essa partorì un figlio maschio, destinato a governare tutte le nazioni con scettro di ferro, e suo figlio fu rapito verso Dio e verso il suo trono. La donna invece fuggì nel deserto, dove Dio le aveva preparato un rifugio.
Allora udii una voce potente nel cielo che diceva:
«Ora si è compiuta
la salvezza, la forza e il regno del nostro Dio
e la potenza del suo Cristo».
Parola di Dio.
Salmo Responsoriale
R. Risplende la regina, Signore, alla tua destra.
Figlie di re fra le tue predilette;
alla tua destra sta la regina, in ori di Ofir. R.
Ascolta, figlia, guarda, porgi l’orecchio:
dimentica il tuo popolo e la casa di tuo padre. R.
Il re è invaghito della tua bellezza.
È lui il tuo signore: rendigli omaggio. R.
Dietro a lei le vergini, sue compagne,
condotte in gioia ed esultanza,
sono presentate nel palazzo del re. R.
Seconda Lettura
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi
Fratelli, Cristo è risorto dai morti, primizia di coloro che sono morti. Perché, se per mezzo di un uomo venne la morte, per mezzo di un uomo verrà anche la risurrezione dei morti. Come infatti in Adamo tutti muoiono, così in Cristo tutti riceveranno la vita.
Ognuno però al suo posto: prima Cristo, che è la primizia; poi, alla sua venuta, quelli che sono di Cristo. Poi sarà la fine, quando egli consegnerà il regno a Dio Padre, dopo avere ridotto al nulla ogni Principato e ogni Potenza e Forza.
È necessario infatti che egli regni finché non abbia posto tutti i nemici sotto i suoi piedi. L’ultimo nemico a essere annientato sarà la morte, perché ogni cosa ha posto sotto i suoi piedi.
Parola di Dio.
Acclamazione al Vangelo
Alelluia, alleluia. Maria è assunta in cielo; esultano le schiere degli angeli. Alleluia.
Vangelo
Dal Vangelo secondo Luca
In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda.
Entrata nella casa di Zaccarìa, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo.
Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto».
Allora Maria disse:
«L’anima mia magnifica il Signore
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l’umiltà della sua serva.
D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente
e Santo è il suo nome;
di generazione in generazione la sua misericordia
per quelli che lo temono.
Ha spiegato la potenza del suo braccio,
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai troni,
ha innalzato gli umili;
ha ricolmato di beni gli affamati,
ha rimandato i ricchi a mani vuote.
Ha soccorso Israele, suo servo,
ricordandosi della sua misericordia,
come aveva detto ai nostri padri,
per Abramo e la sua discendenza, per sempre».
Maria rimase con lei circa tre mesi, poi tornò a casa sua.
Parola del Signore.
RIFLESSIONE
Vangelo.
Il Vangelo racconta la visita di Maria a sua cugina Elisabetta.
Elisabetta loda Maria perché è stata disponibile al progetto di Dio: ”Benedetta tu fra le donne”,
In risposta alla lode, Maria ringrazia il Signore per l’opera che sta compiendo in Lei:
“Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente” .
Riflettiamo.
Tutto ciò che avviene in Maria è opera di Dio. Ogni istante della sua vita è nelle mani di Dio.
Perché?
Maria è Madre di Dio; la prima culla, la prima casa, il primo tempio di Dio nel mondo. Dio ha scelto e preparato per suo Figlio una degna dimora.
Per questo motivo dal primo all’ultimo istante tutta la vita di Maria è avvolta dalla grazia di Dio.
Vedi: l’Immacolata Concezione (primo istante), Maternità, Assunzione al Cielo (ultimo istante).
La definizione dogmatica dell’Assunzione di Maria al cielo, è fatta da Pio XII il 1º Novembre 1950 con la Costituzione Apostolica Munificentissimus Deus:
“L’Immacolata sempre Vergine Maria, Madre di Dio, terminato il corso della vita terrena, fu assunta alla gloria celeste in anima e corpo”.
……..
Assunta in cielo. La liturgia oggi ricorda che: Il mistero non ha voluto che conoscesse la corruzione del sepolcro colei che ha generato il Signore della vita.
Dipinto:
Annibale Carracci, Assunzione della Vergine, 1600, cappella Cerasi della basilica di Santa Maria del Popolo a Roma.
Pittore italiano; nacque a Bologna.

Consapevole delle proprie capacità e della moralità del proprio lavoro; i suoi dipinti hanno la grazia elegante e la morbidezza dei colori.

La Vergine, con le braccia aperte, sorretta dagli angeli, è assunta in cielo.

Canto finale: ascolto dell’Ave Maria, Bach – Gounod, cantata da Bocelli.
In Maria assunta in cielo ci è data un’anticipazione del destino di gloria di tutto l’universo che avverrà alla fine dei tempi.