LITURGIA DELLA PAROLA

Prima Lettura

Dagli Atti degli Apostoli
La moltitudine di coloro che erano diventati credenti aveva un cuore solo e un’anima sola e nessuno considerava sua proprietà quello che gli apparteneva, ma fra loro tutto era comune.

Con grande forza gli apostoli davano testimonianza della risurrezione del Signore Gesù e tutti godevano di grande favore.

Nessuno infatti tra loro era bisognoso, perché quanti possedevano campi o case li vendevano, portavano il ricavato di ciò che era stato venduto e lo deponevano ai piedi degli apostoli; poi veniva distribuito a ciascuno secondo il suo bisogno.

Parola di Dio

Salmo Responsoriale

R. Rendete grazie al Signore perché è buono: il suo amore è per sempre.

Dica Israele:
«Il suo amore è per sempre».
Dica la casa di Aronne:
«Il suo amore è per sempre».
Dicano quelli che temono il Signore:
«Il suo amore è per sempre». R.

La destra del Signore si è innalzata,
la destra del Signore ha fatto prodezze.
Non morirò, ma resterò in vita
e annuncerò le opere del Signore.
Il Signore mi ha castigato duramente,
ma non mi ha consegnato alla morte. R.

La pietra scartata dai costruttori
è divenuta la pietra d’angolo.
Questo è stato fatto dal Signore:
una meraviglia ai nostri occhi.
Questo è il giorno che ha fatto il Signore:
rallegriamoci in esso ed esultiamo! R.

Seconda Lettura

Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo

Carissimi, chiunque crede che Gesù è il Cristo, è stato generato da Dio; e chi ama colui che ha generato, ama anche chi da lui è stato generato.
In questo conosciamo di amare i figli di Dio: quando amiamo Dio e osserviamo i suoi comandamenti. In questo infatti consiste l’amore di Dio, nell’osservare i suoi comandamenti; e i suoi comandamenti non sono gravosi.
Chiunque è stato generato da Dio vince il mondo; e questa è la vittoria che ha vinto il mondo: la nostra fede.
E chi è che vince il mondo se non chi crede che Gesù è il Figlio di Dio? Egli è colui che è venuto con acqua e sangue, Gesù Cristo; non con l’acqua soltanto, ma con l’acqua e con il sangue. Ed è lo Spirito che dà testimonianza, perché lo Spirito è la verità.
Parola di Dio

Acclamazione al Vangelo

Alleluia, alleluia.

Perché mi hai veduto, Tommaso, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto! Alleluia.

Vangelo

Dal Vangelo secondo Giovanni
La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: «Pace a voi!». Detto questo, mostrò loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore.

Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi». Detto questo, soffiò e disse loro: «Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati».

Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù. Gli dicevano gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credo».

Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c’era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, stette in mezzo e disse: «Pace a voi!». Poi disse a Tommaso: «Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!». Gli rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!». Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!».

Gesù, in presenza dei suoi discepoli, fece molti altri segni che non sono stati scritti in questo libro. Ma questi sono stati scritti perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, e perché, credendo, abbiate la vita nel suo nome.

Parola del Signore

RIFLESSIONE

Celebriamo la Domenica in albis; la domenica successiva alla Pasqua.

Vangelo.

Il vangelo racconta l’apparizione di Gesù Risorto a Tommaso, l’apostolo che non voleva credere.

Alla testimonianza dei discepoli («Abbiamo visto il Signore!»),  Tommaso, che non era con loro quando venne Gesù, non aderisce: Se non vedo … se non metto il mio dito … e non metto la mia mano … io non credo.

Otto giorni dopo … «Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco;  …   Tommaso si arrende all’evidenza della realtà e riconosce il Risorto:«Mio Signore e mio Dio!”

Riflettiamo.

Questi sono i fatti che stanno all’origine della fede cristiana.

Colui che è stato crocifisso è vivo. Dunque è risorto!

Domandiamoci:

Come può questo avvenimento arrivare fino a me?”

Col battesimo siamo immersi nel grande mistero del Cristo Risorto.

Che cosa accade all’uomo che col battesimo si immerge nel grande mistero della risurrezione?

Quello che accade «fondamentalmente», è una parola che lo esprime: “luce”.

Immaginiamoci una notte; una notte fonda, senza luna e con le stelle oscurate dalle nuvole, una notte oscura.

Immaginiamoci, improvvisamente, il sole: è sorto il mondo, non c’era ed è sorto, definito nei suoi particolari, nei fili d’erba, nel fiorellino del campo, nell’uccellino che cade: il cielo e la terra, il vento e la pioggia, il sole e il calore. Nasce il mondo in questa luce gettata sulla realtà, in questa luce che si irradia, che irradia tutto il nostro vivere: il reale rinasce.

Anche il battesimo è un’illuminazione, un nascere di nuovo, un nascere diverso.

Col battesimo si avvera la rinascita dell’uomo. Il battesimo genera la creatura nuova.

Paolo nella Lettera agli Efesini cap.4,20 rivolgendosi ai primi cristiani scrive:

“… dovete deporre l’uomo vecchio con la condotta di prima, … e dovete rinnovarvi nello spirito della vostra mente e rivestire l’uomo nuovo”.

L’uomo battezzato, spogliandosi dei tratti  tipici dell’uomo comune, indossa come un abito lo stile di vita cristiano e la sua azione è diversa dal comune modo di agire nella corruzione e nell’ avidità insaziabile.                                                                                                                                  

N.B.                             

Col battesimo avviene l’uomo nuovo, il cristiano. Un protagonista nuovo sulla scena del mondo.

Il battezzato ha un modo nuovo di vedere e giudicare le cose; ha una coscienza nuova del mondo. Vede la realtà nella sua totalità. Vede la realtà nella sua verità.

Da dove nasce questa capacità?

Ciò da cui tutto parte è l’essere abbracciati da Cristo risorto, dall’essere «immersi nel grande Mistero».

Dipinto: Caravaggio, Incredulità di San Tommaso (part.), 1600 -1601, Potsdam in Germania.

Fu commissionato dal ricchissimo marchese Vincenzo Giustiniani, genovese, uomo di cultura, banchiere, collezionista d’arte che si stabilì a Roma con la sua famiglia; fu capace di finanziare lo stesso Pontefice e i regnanti d’Europa. Il palazzo comprato dalla famiglia è oggi sede della Presidenza del Senato (  … Maria Elisabetta Alberti Casellati). Giustiniani nutriva un amore per la cultura e per l’arte e stravedeva per il pittore. Moltissime le opere che commissionò al Caravaggio.

Il volto di Cristo, ombreggiato da lunghi capelli, è in contrasto con la fronte aggrottata dell’apostolo. Tutto converge verso un medesimo punto: la piaga aperta nel costato. Il dito che Tommaso vi affonda è immagine di tale forza rappresentativa da costituire la fortuna stessa del quadro, replicato in molte copie.

La fisicità dell’incontro è sottolineata dall’indice di Tommaso, che si insinua profondamente nella ferita del costato di Cristo; con mano delicata ma ferma, Cristo indirizza Tommaso, invitandolo a mettere il dito nella piaga e constatare l’effettiva resurrezione.L’incontro con il Risorto, realizzato nel Battesimo, genera l’uomo nuovo.

Johann Sebastian Bach, Oratorio di Pasqua, BWV 249, 1735. Un invito a partecipare senza esitazione al mistero della Resurrezione di Cristo, sorgente di vita nuova per ognuno di noi. Ritmi incalzanti, fanfare di trombe e rulli di timpani: è un vero e proprio tripudio sonoro quello che investe l’ascoltatore sin dalle prime note.

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