Dal Vangelo secondo Luca

Quando furono compiuti i giorni della loro purificazione rituale, secondo la legge di Mosè, [Maria e Giuseppe] portarono il bambino [Gesù] a Gerusalemme per presentarlo al Signore. Quando ebbero adempiuto ogni cosa secondo la legge del Signore, fecero ritorno in Galilea, alla loro città di Nàzaret. Il bambino cresceva e si fortificava, pieno di sapienza, e la grazia di Dio era su di lui.

RIFLESSIONE

Celebrazione della Santa Famiglia.

La presentazione al tempio di Gesù.

Il rito era prescritto nella Legge d’Israele; un obbligo per tutti i genitori timorati di Dio; per tutti i figli maschi primogeniti secondo il comando del Signore.

 “Maria e Giuseppe portarono il bambino a Gerusalemme per presentarlo al Signore”.

Secondo la coscienza religiosa di Israele i figli appartengono a Dio.

I genitori sono custodi, non padroni del figlio.

Poi fecero ritorno a Nazaret. “Il bambino cresceva e si fortificava, pieno di sapienza e la grazia di Dio era su di lui”.

Riflettiamo.

Maria e Giuseppe prendono coscienza che il figlio non è una loro proprietà, ma un dono che li riempie di gioia e di responsabilità; proteggere e custodire il bambino.

Maria e Giuseppe rischiano la vita, affrontando ogni disagio per amore del Bambino.

La vita della santa famiglia fu dall’inizio un percorso doloroso.

N. B:

Anche le nostre famiglie conoscono passaggi dolorosi.                                                                                                                       

Si pensi alla precarietà economica, alla mancanza di lavoro, alla sfida dell’educazione dei figli.

Attenti.

Una crisi profonda oggi investe l’autorità familiare.

La famiglia continua a costituire la cellula fondamentale della società, ma … 

oggi è posta in una società liquida, in condizioni di costante incertezza

Zygmunt Bauman, da Modus vivendi, 2008.

un sociologofilosofo  polacco di origini ebraiche, + 2017.

Ci aiuta a capire in che mondo viviamo.

Il  concetto di società liquida descrive la condizione umana del nostro tempo.

“Il terreno su cui poggiano le nostre prospettive di vita è notoriamente instabile, come sono instabili i nostri posti di lavoro e le società che li offrono, i nostri partner e le nostre reti di amicizie, la posizione di cui godiamo nella società ….”.

Instabile è l’autostima e la fiducia in noi stessi.

La modernità liquida è afflitta dalla fragilità dei rapporti umani; è nato l’uomo senza legami.

Questa è l’era delle coppie libere, dove si concentra tutto sulla passione e sull’attimo fuggente, che accende l’individuo, fino a fargli credere che quella è la vera felicità.

Amori e amicizie nascono e muoiono nell’arco di ventiquattrore; relazioni virtuali mediate da un computer, i sensi portati all’ennesima potenza, cellulari divoratori di tempo e di attenzione, un post su facebook per dire “ti amo” o “ti lascio”.

4. Molti  genitori, incerti e disorientati, si sentono inadeguati a fronteggiare le sfide educative. 

Anche le famiglie cristiane hanno perso quasi del tutto la capacità di trasmettere la fede alle nuove generazioni. Hanno ripetuto le formule della religione, ma con la vita hanno cercato altro. Non sono state più credibili; i figli hanno trovato i modelli di vita altrove.

Le parole, da sole, senza la testimonianza di una vita, non educano nessuno.

Dipinto.

Jusepe de Ribera,  Il vecchio Simeone, 1647. Collezione privata, Madrid.

detto Spagnoletto, per la sua bassa statura; pittore spagnolo, attivo principalmente a Napoli. Fu uno dei massimi pittori del seicento napoletano con  Luca Giordano (di cui fu maestro), Massimo Stanzione, Mattia Preti, Bernardo Cavallino e Battistello Caracciolo. C’è grande rivalità in quegli anni tra lo Spagnoletto e l’altro grande pittore del seicento napoletano: Massimo Stanzione.

Quando Gesù fu presentato al Tempio, Giuseppe e Maria incontrarono Simeone, un anziano, uomo giusto e timorato di Dio. Simeone prese tra le braccia Gesù bambino e rese gloria a Dio.

La santa famiglia si affidò al disegno di Dio.

La buona notizia è che Dio compie la sua promessa anche nelle nostre famiglie provate, irregolari, e secolarizzate.

SEZIONE FANCIULLI

‘Din don dan (Jingle bells)’

Din don dan din don dan
din don din don dan
Suona allegro il campanil
E’ Natale in ogni cuore

Din don dan din don dan
che felicità!
Oggi è nato il buon Gesù
tra la neve che vien giù.

La renna al Polo Nord
scampanellando va
e strenne porterà
a tutti i bimbi buoni.

E dalle Alpi al mar
i bimbi di quaggiù
aspettano quei doni
che regala il buon Gesù.

Din don dan din don dan
din don din don dan

il Natale cambierà
tutti buoni renderà.

Din don dan din don dan
che felicità!
Oggi è nato il buon Gesù
tra la neve che vien giù.

Din don dan din don dan
din don din don dan

Il Natale cambierà
tutti buoni renderà.

Din don dan din don dan
che felicità!
Oggi è nato il buon Gesù
tra la neve che vien giù
la neve che vien giù
che felicità