Dal Vangelo secondo Giovanni
Venne un uomo mandato da Dio:
il suo nome era Giovanni.
Egli venne come testimone per dare testimonianza alla luce,
perché tutti credessero per mezzo di lui.
Non era lui la luce,
ma doveva dare testimonianza alla luce.
Questa è la testimonianza di Giovanni,
quando i Giudei gli inviarono da Gerusalemme sacerdoti e levìti a interrogarlo:
«Tu, chi sei?». Egli confessò e non negò. Confessò: «Io non sono il Cristo». Allora gli chiesero: «Chi sei, dunque? Sei tu Elia?». «Non lo sono», disse. «Sei tu il profeta?». «No», rispose. Gli dissero allora: «Chi sei? Perché possiamo dare una risposta a coloro che ci hanno mandato. Che cosa dici di te stesso?».
Rispose: «Io sono voce di uno che grida nel deserto: Rendete diritta la via del Signore, come disse il profeta Isaìa».
Quelli che erano stati inviati venivano dai farisei.
Essi lo interrogarono e gli dissero: «Perché dunque tu battezzi, se non sei il Cristo, né Elia, né il profeta?». Giovanni rispose loro: «Io battezzo nell’acqua. In mezzo a voi sta uno che voi non conoscete, colui che viene dopo di me: a lui io non sono degno di slegare il laccio del sandalo».
Questo avvenne in Betània, al di là del Giordano, dove Giovanni stava battezzando.

Parola del Signore

RIFLESSIONE

Giovanni è il testimone. E’ venuto a dare la testimonianza al Messia atteso.

Giovanni è  il primo di una lunga fila che ha dato testimonianza a Cristo.

Oggi puoi aggiungere il tuo nome per renderLo presente nel mondo.

Un’esemplare testimonianza.

Dietrich Bonhoeffer, 1906 – 1945,

giovane teologo e pastore luterano simbolo della resistenza tedesca contro il nazismo; fu ucciso, impiccato, nel campo di concentramento di Flossenburg, il 9 aprile 1945 pochi giorni prima della fine della guerra. Testimone e martire del XX sec. Deluso dalla chiesa protestante ufficiale, entrò a far parte della “chiesa confessante”, quella parte della chiesa protestante tedesca decisa a resistere al partito nazista.

La sua fede in Cristo divenne una testimonianza contro l’ingiustizia del Nazional-socialismo.

Fu rinchiuso in carcere con l’accusa di cospirazione contro il regime nazista. Nelle ore più oscure del XX secolo, mentre tutti erano paralizzati dalla paura, ha dato la sua vita fino al martirio.

In carcere Bonhoeffer riesce a leggere, scrivere, riflettere, pregare.                                                                             

“Resistenza e Resa” raccoglie le lettere ed altri testi scritti nel carcere di Tegel (Berlino) dal 1943 al 1945; documento frammentario, ma interessantissimo, di una vicenda umana esemplare.                                                                  

In una sua lettera dal carcere, Bonhoeffer scrisse:

“Quando si è rinunciato del tutto a fare qualcosa di se stessi:  … allora ci si getta interamente nelle braccia di Dio, allora si prendono finalmente sul serio non le proprie, ma le sofferenze di Dio nel mondo, allora si veglia con Cristo nel Getsemani e, io penso, questa è fede; e così diventiamo uomini, diventiamo cristiani”.

Dietrich Bonhoeffer ha fatto della sua vita una testimonianza a Cristo.                                                                                          

Attenti.                                                                                                                                                                                        La nostra vita ha un compito: dare la testimonianza a Cristo. Siamo nati per questo. Dare testimonianza in questo mondo complesso, segnato dalla crisi economica …

Dietro la crisi ci sono famiglie, precari, studenti, pensionati, gente che non vede più un futuro.

Dobbiamo costruire un mondo più umano; il nostro ormai è vecchio e imputridito; la sete di denaro ha generato una società dove i poveri marciscono ai margini del benessere.

Questa è l’occasione per abbandonare gli idoli del potere, del denaro e del fanatismo religioso … per testimoniare l’amore all’uomo che precede qualsiasi interesse; per ridare dignità a chi l’ha persa.

N.B.                                                                                                                                                                       Qual è lo strumento che il Mistero usa per raggiungere questo mondo?

La testimonianza della nostra vita cambiata dalla fede.

Come nasce una testimonianza?

La testimonianza nasce da un Avvenimento che accade alla tua vita e ti sorprende illuminando di luce il tuo cuore come il sole illumina la notte, cambiando la tua vita.

Quando si vede improvvisamente Qualcosa di bellissimo, non si può non dirlo all’amico vicino, non si può non mettersi a gridare: “Guardate là!”

E così avviene da 2000 anni.

Dipinto

Filippo Brunelleschi, Madonna col Bambino (Madonna di Fiesole), 1405 circa,  terracotta dipinta,  Fiesole, Museo Bandini

Considerato il primo ingegnere e progettista dell’era moderna. Architetto e scultore. Qui un’esecuzione raffinata, con una struttura corporea ben modellata e salda.

La Vergine, dal volto un po’ triste, sorregge delicatamente ma con sicurezza il Bambino, che si stringe teneramente alla Madre cercando protezione.

Noi siamo chiamati a dare testimonianza a quest’Uomo; a Cristo.

Il testimone è uno che tende a cambiare la vita di oggi perché non avvenga l’inferno di domani, il non senso del domani.

Pavarotti e il coro dei bambini: Tu scendi dalle stelle.

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