Dal Vangelo secondo Marco
Inizio del vangelo di Gesù, Cristo, Figlio di Dio.
Come sta scritto nel profeta Isaìa: «Ecco, dinanzi a te io mando il mio messaggero: egli preparerà la tua via. Voce di uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri», vi fu Giovanni, che battezzava nel deserto e proclamava un battesimo di conversione per il perdono dei peccati. Accorrevano a lui tutta la regione della Giudea e tutti gli abitanti di Gerusalemme. E si facevano battezzare da lui nel fiume Giordano, confessando i loro peccati.
Giovanni era vestito di peli di cammello, con una cintura di pelle attorno ai fianchi, e mangiava cavallette e miele selvatico. E proclamava: «Viene dopo di me colui che è più forte di me: io non sono degno di chinarmi per slegare i lacci dei suoi sandali. Io vi ho battezzato con acqua, ma egli vi battezzerà in Spirito Santo».

RIFLESSIONE

Seconda Domenica di Avvento.

La figura di Giovanni, ilprofeta del deserto, domina il racconto evangelico. Il profeta Isaia scrisse che la venuta del Messia era preceduta da un messaggero: “Ecco, dinanzi a te io mando il mio messaggero … ; grida nel deserto: Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri!” Chi è  questo messaggero?

vi fu Giovanni proclamava un battesimo di conversione per il perdono dei peccati.

Giovanni chiarisce la superiorità dell’atteso: “Viene dopo di me colui che è più forte di me.

Io vi ho battezzato con acqua, ma egli vi battezzerà in Spirito Santo”.

Giovanni precisa che il suo battesimo è un rito, un’immersione simbolica nell’acqua che dispone alla venuta del messia. Il Messia invece immerge nel grande mare della vita di Dio.

Riflettiamo.

Giovanni il Battista è il precursore, il battistrada; colui che prepara la via.

Giovanni lancia un grido nella tenebra in cui si muove tutta questa nostra umanità.

La sua voce a tutta la gente distratta grida: “Badate che siete in cammino per un’altra cosa”.

Il profeta del deserto ricorda il destino per cui l’uomo è stato fatto.

Chiede il cambiamento della vita. Chiede la conversione.

Carlo Maria Martini, Cardinale Arcivescovo di Milano, la Diocesi più grande del mondo. (+2012).

Profeta del Novecento, anticipa in anni lontani i temi di frontiera della Chiesa del nuovo millennio.

Alla fine del suo ministero pastorale, per dedicarsi allo studio della Bibbia, si ritira a Gerusalemme.

La sua cultura e la sua profondità spirituale incutevano soggezione.

Questo libro è rivolto a chi, credente o non, non cessa di interrogarsi e di riflettere.

Ritrovare se stessi  – “Un percorso quaresimale”,

“Conversione significa molto semplicemente “svolta”, cambiamento di rotta, cambiamento di mentalità e di orizzonti”. ” 

Attenti.

La conversione è un cambiamento radicale, una formattazione del pensiero. Chiede di cambiare la testa, il modo di ragionare, così da cambiare il cuore.

Invece la mentalità normale, del mille per mille degli uomini, come è?

Guadagnare, mettere da parte, godere, piacere, riuscire. Oggi l’uomo, per ottenere questo, è capace di tutto, fino a commettere i più efferati delitti.

Nota Bene.

Qual è l’origine della conversione?

La conversione nasce dalla presenza di Cristo alla nostra vita.

Una Presenza che ci guarda, ci domina, ci cambia la vita.

Una Presenza che genera un nuovo modo di giudicare la vita, una nuova coscienza del mondo.

Dobbiamo metterci insieme per richiamare la Sua presenza; per chiedere che sia presente alla nostra vita. Lui è una presenza che cambia.

Dipinto.

Giovanni Bellini, Madonna col Bambino, detta di Alzano, 1485, Bergamo.

Il Bambino in primo piano è sulle ginocchia della madre. La dolcezza dei volti e dei gesti si coglie anche nel disegno delle mani di Maria.

Questo Bambino è il Messia atteso. Quest’Uomo cambia la nostra vita.                                      

Per cambiare devi guardarLo, ogni giorno, guardarLo sempre di più; solo se Lo guardi cominci a cambiare.

Al canone e sul dipinto …

In notte placida, Francois Couperin. (H 599)

Motivo che risale ai primi del Settecento nella esecuzione del Maestro Marco Frisina.

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