Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù cominciò a spiegare ai suoi discepoli che doveva andare a Gerusalemme e soffrire molto da parte degli anziani, dei capi dei sacerdoti e degli scribi, e venire ucciso e risorgere il terzo giorno.
Pietro lo prese in disparte e si mise a rimproverarlo dicendo: «Dio non voglia, Signore; questo non ti accadrà mai». Ma egli, voltandosi, disse a Pietro: «Va’ dietro a me, Satana! Tu mi sei di scandalo, perché non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini!».
Allora Gesù disse ai suoi discepoli: «Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perché chi vuole salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia, la troverà.
Infatti quale vantaggio avrà un uomo se guadagnerà il mondo intero, ma perderà la propria vita? O che cosa un uomo potrà dare in cambio della propria vita?
Perché il Figlio dell’uomo sta per venire nella gloria del Padre suo, con i suoi angeli, e allora renderà a ciascuno secondo le sue azioni».
Parola del Signore.
RIFLESSIONE
— Rinnegare è rinunciare a se stessi; non badare a propri interessi e ambizioni personali.
— Prendere la croce significa condividere il Suo stesso destino.
Ascolta …
La croce rivela il volto di un Dio capace di dare la vita per amore del mondo.
Dice fino a che punto Dio ama l’uomo.
Capire il significato della croce è difficile per chi è lontano dalla fede.
Il pur grande G. Carducci, il poeta, ebbe una concezione negativa della croce.Dalla poesia “In una chiesa gotica”, Odi barbare del 1876, ambientata nel duomo di Milano.
(E’ noto l’aperto anticlericalismo e l’aperta avversione alla Chiesa di Giosuè Carducci. Fin dalla giovinezza si era andata sempre più attenuando nel Poeta la fede nei principi cattolici e, nel contempo, erano cresciuti, con toni spesso esacerbati, la sua ostilità e il suo dissidio nei confronti della chiesa).
Carducci aveva dato un appuntamento amoroso a Carolina, ovvero Lina, ribattezzata Lidia, per darle un nome dal fascino classico classico; nel duomo di Milano. Il Poeta contempla la bellezza architettonica delle slanciate colonne del Duomo; prova un anelito di piacere; coglie il contrasto con la croce e disprezza la croce di Cristo:
“Cruciato martire tu cruci gli uomini,
tu di tristizia l’aër contamini:
ma i cieli splendono, ma i campi ridono,
ma d’amore lampeggiano
gli occhi di Lidia. […]”
Alla tristezza della croce, Carducci contrappone virilmente immagini piene di vita e gli occhi lampeggianti di Lidia.
Attenti.
La croce è il sacrificio chiesto per seguire Cristo.
E’ fatica, rinuncia, generosità, dedizione, dolore, lotta …
Seguire Cristo è prendersi cura della vita dei più deboli e indifesi. Seguire Cristo significa che non si può restare muti là dove si deve gridare. Gridare contro il potente che calpesta gli innocenti. Contro l’oppressore, contro la camorra. Dobbiamo rinfacciare ai malvagi le loro ingiustizie.
Allora il potere si scaglierà contro di noi.
La croce è soffrire ed essere respinti a causa del nostro seguire Gesù Cristo.
Dipinto:
El Greco, part. Cristo portacroce , 1580, New York
Dominikos Theotokopoulos (+1614) è stato un pittore greco vissuto in Spagna.

I colori bluastri esprimono un intenso sentimento religioso.
I suoi dipinti sono espressione del fervore religioso del suo paese di adozione.
Prendere la croce vuol dire rinfacciare ai potenti le loro ingiustizie e non abbandonare gli innocenti al loro destino. …. fino ad essere respinti a causa Sua.

La Tua Croce
Signore, quante volte ti ho crocifisso,
ti ho inchiodato
col mio vivere da ingrato,
Signore, quante volte ti ho rinnegato,
venduto a due soldi ridendoci su.
Ma tu mi hai amato,
mi hai rispettato,
hai atteso da me
un frutto d’amore. (2 v.)
Signore, quante volte ti ho rifiutato
allontanando il fratello
che veniva a me.
Signore, quante volte ti ho offerto l’aceto in cambio del Tuo Corpo
che offrivi a me.
Signore, quante volte ti ho giudicato
guardando il male
che era intorno a me.
Signore, quante volte
ho gridato “Barabba!”,
creando il vuoto intorno a me.
Ma tu mi hai amato,
mi hai perdonato,
ed ora, Signore,
rimani con me. (2 v.)