Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, avendo udito [della morte di Giovanni Battista], Gesù partì di là su una barca e si ritirò in un luogo deserto, in disparte. Ma le folle, avendolo saputo, lo seguirono a piedi dalle città.

Sceso dalla barca, egli vide una grande folla, sentì compassione per loro e guarì i loro malati. Sul far della sera, gli si avvicinarono i discepoli e gli dissero: «Il luogo è deserto ed è ormai tardi; congeda la folla perché vada nei villaggi a comprarsi da mangiare».

Ma Gesù disse loro: «Non occorre che vadano; voi stessi date loro da mangiare». Gli risposero: «Qui non abbiamo altro che cinque pani e due pesci!». Ed egli disse: «Portatemeli qui».

E, dopo aver ordinato alla folla di sedersi sull’erba, prese i cinque pani e i due pesci, alzò gli occhi al cielo, recitò la benedizione, spezzò i pani e li diede ai discepoli, e i discepoli alla folla.

Tutti mangiarono a sazietà, e portarono via i pezzi avanzati: dodici ceste piene. Quelli che avevano mangiato erano circa cinquemila uomini, senza contare le donne e i bambini.

Parola del Signore

RIFLESSIONE

Il Signore assicura un frutto abbondante ma non ha voluto fare a meno del nostro contributo.

Dal poco nasce il prodigio.
I discepoli invitano la folla a cercare il pane altrove, ognuno per sé.

Gesù accoglie la folla e dona il pane per unire nella condivisione.

Attenti

Che significa oggi moltiplicare i pani? Moltiplicare è condividere.

Concilio Vaticano II, Costituzione sulla Chiesa nel mondo contemporaneo, Gaudium et Spes , 7 dicembre 1965.

Uno dei principali documenti del Concilio. Il nome Gaudium et spes deriva dalle prime parole latine del testo, che significano: “la gioia e la speranza”.

Nella Gaudium et spes il Concilio pose l’attenzione sulla necessità di aprire un proficuo confronto con la cultura e con il mondo. Il mondo, pur se spesso lontano della fede cristiana, è pur sempre opera di Dio e quindi luogo in cui Dio manifesta la sua presenza. 

“Dio ha destinato la terra e tutto quello che essa contiene all’uso di tutti gli uomini e di tutti i popoli, e pertanto i beni creati debbono essere partecipati equamente a tutti, secondo la regola della giustizia, inseparabile dalla carità.

Pertanto, quali che siano le forme della proprietà, adattate alle legittime istituzioni dei popoli secondo circostanze diverse e mutevoli, si deve sempre tener conto di questa destinazione universale dei beni

Cristo inaugura il tempo nuovo in cui il pane sarà dato a tutti: si passa dall’egoismo alla condivisione.

 Nota Bene.

Solo una misericordiosa condivisione opera una prodigiosa moltiplicazione.

Dipinto:

Centro Aletti, La tavola eucaristica, Chiesa di Santa Maria Madre della Chiesa – Zaragoza – Spagna.

Il  Centro Aletti, a Roma, è uno spazio in cui un gruppo di artisti cristiani vive, prega e lavora insieme.  Marko Ivan Rupnik è il direttore. Artista, teologo e presbitero gesuita sloveno.

Famosi  i mosaici … richiamano  nell’arte moderna la tradizione religiosa e artistica russa.

Il miracolo della moltiplicazione dei pani rimanda all’Ultima Cena; c’è un pane spezzato, cioè condiviso. Offerto a tutti.

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