Dal Vangelo secondo Matteo
Quel giorno Gesù uscì di casa e sedette in riva al mare. Si radunò attorno a lui tanta folla che egli salì su una barca e si mise a sedere, mentre tutta la folla stava sulla spiaggia.
Egli parlò loro di molte cose con parabole. E disse: «Ecco, il seminatore uscì a seminare. Mentre seminava, una parte cadde lungo la strada; vennero gli uccelli e la mangiarono. Un’altra parte cadde sul terreno sassoso, dove non c’era molta terra; germogliò subito, perché il terreno non era profondo, ma quando spuntò il sole fu bruciata e, non avendo radici, seccò. Un’altra parte cadde sui rovi, e i rovi crebbero e la soffocarono. Un’altra parte cadde sul terreno buono e diede frutto: il cento, il sessanta, il trenta per uno. Chi ha orecchi, ascolti».
Parola del Signore.
RIFLESSIONE
Gesù stesso spiega la parabola. Il seme è la Parola di Dio ed è sparso ovunque. L’azione di Dio rispetta la libertà dell’uomo.
Il discepolo che ascolta la Parola è il terreno buono che porta frutto.
La nostra collaborazione è decisiva perché il seme possa portare frutto.
Senza il nostro contributo il frutto non ci sarà.
Attenti Il nostro primo impegno è accogliere e conoscere la Parola di Dio, per poterla mettere in pratica. Essa ci rivela il volto di Cristo.
Per portare frutto è necessario un contatto continuo con le Scritture ( anche con lo studio … ). La parola di Dio è la sorgente della vita cristiana.
Sant’Agostino; è stato il massimo pensatore cristiano del primo millennio e uno dei più grandi geni dell’umanità.
« Quando leggi la Bibbia è Dio che ti parla; quando preghi sei tu che parli a Dio».
Da Esposizioni sui Salmi (“Enarrationes in Psalmos “), in 4 vv. un capolavoro di eloquenza popolare.
La vita cristiana nasce da una relazione vitale con le Scritture.
N. B.
A partire dal Vangelo troviamo la direzione della vita.
Troviamo la forza per denunciare la corruzione dei politici, degli affaristi e degli ecclesiastici.
La corruzione fa del male agli innocenti, ai poveri, perché sono i poveri che pagano la festa dei corrotti! Il conto va a loro. La corruzione distrugge il tessuto sociale, frena lo sviluppo dei popoli.
La Parola dà coraggio per dire no alla ‘ndrangheta, alla mafia e alla camorra.
Dipinto
– Jusepe de Ribera, san Girolamo, XVI sec., Budapest.

Pittore spagnolo attivo principalmente a Napoli. Fu uno dei più importanti esponenti della pittura napoletana seicentesca. Seguì il filone del caravaggismo. Il soprannome Spagnoletto derivava dalla sua bassa statura.
San Gerolamo in una stanza oscura; la luce irrompe da sinistra; mette in evidenza il libro, l’eremita vecchio, magro e logorato dai digiuni e dallo studio.

E’ seduto a un rozzo tavolo ingombro di volumi mentre scrive la “vulgata”, ossia la traduzione della bibbia dall’ebraico.
Mentre è concentrato sulla lettura allunga il suo braccio sinistro e col dito porta il segno, mentre la mano destra impugna uno strumento utilizzato per scrivere.
San Girolamo affrontò il compito di rivedere la traduzione della bibbia.
Accogliere la Parola di Dio è ricevere uno sconvolgente annuncio che spinge a modificare tutta la nostra vita.
