Vangelo Mt 28, 16-20
Mi è stato ogni potere in cielo e in terra.
Dal vangelo secondo Matteo
In quel tempo, gli undici discepoli andarono in Galilea, sul monte che Gesù aveva loro indicato.
Quando lo videro, si prostrarono. Essi però dubitarono. Gesù si avvicinò e disse loro: «A me è stato dato ogni potere in cielo e sulla terra. Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo».
Parola del Signore.
Riflettiamo
Asceso al cielo.
Secondo il racconto degli Atti:” Egli si mostrò a essi vivo, dopo la sua passione, durante quaranta giorni, e li invitò (gli apostoli) ad essere suoi testimoni, “e di me sarete testimoni”.
“Detto questo fu elevato in alto …”.
Riflettiamo.
Che significa che è salito al cielo?
Questo linguaggio era usato per indicare l’ingresso nel mondo di Dio.
Asceso al cielo significa che Cristo è andato nella profondità ultima del creato;
è andato al di là della superficie delle cose, alla radice della realtà, oltre la pelle delle cose: nel punto sorgivo di tutta la realtà (il mistero del Padre).
E’ l’ingresso in una condizione nuova, dalla quale esercita il potere su tutto.
Attenti.
L’ Ascensione è il mistero della nostra responsabilità.
Finché c’era Lui, il cristianesimo era l’azione della Sua persona. Persino l’azione degli apostoli era un’ombra della sua persona.
Là dove Cristo non è più visibile, il cristianesimo coincide con l’operato dei discepoli.
Lui è presente attraverso la nostra azione; attraverso i nostri corpi, attraverso le nostre anime, per ricordare agli uomini il destino per cui sono stati fatti. Siamo fatti per il cielo.
Pier Paolo Pasolini, Teorema, 1969.
Teorema è un film del 1968, scritto e diretto da Pasolini. Il film è divenuto poi un romanzo che ricalca l’impronta visiva del film, ma è arricchito da approfondimenti.Provocatorio e profetico.
Romanzo ambientato a Milano. Una ricca famiglia di un industriale milanese prende coscienza della vanità della propria esistenza borghese.
Nella seconda parte del romanzo i personaggi, prigionieri della malinconia, capiscono di abitare il deserto, pieni di una domanda straziante:
Nel finale la corsa solitaria e disperata di Paolo, il protagonista, consegna al vento l’urlo straziante, anche oltre la parola fine.
“Io sono pieno di una domanda a cui non so rispondere. …
È un urlo fatto per invocare l’attenzione di qualcuno o il suo aiuto; ma anche, forse, per bestemmiarlo. …
Ad ogni modo questo è certo: qualunque cosa questo mio urlo voglia significare, esso è destinato a durare oltre ogni fine possibile”.
Lo scrittore sente di essere domanda infinita. Sente che il significato della vita sta oltre.
N.B. Nel cuore dell’uomo c’è un grido. Il cuore è fatto per l’infinito.
Noi siamo il popolo che chiede di essere liberato dalle mani di chi ci impedisce di gridare il nostro destino.
Ascendendo al Cielo, Cristo trascina dietro di sé un popolo di prigionieri.
Dipinti:
– Elena di Troia ( … di Sparta);
il volto di Diane Kruger in un film del 2004.

Ritenuta la più bella delle donne … nell’immaginario europeo icona dell’eterno femminino.
Elena … la realtà è attrattiva come il volto di una bella donna. L’uomo può bloccarsi. E’ come prigioniero … Dimentica il suo destino … il cielo.
2) – Melozzo da Forlì, Angelo con tamburello; particolare dell’Ascensione. Affresco, Pinacoteca Vaticana; E ‘stato dipinto tra il 1480 e il 1484. Restano solo frammenti tra cui angeli musicanti.

Melozzo, pittore e architetto italiano, fu il primo a praticare con grande successo lo scorcio dal basso, “l’arte del sotto in su, la più difficile e la più rigorosa”.
Il motivo festoso dell’Ascensione è reso con grande abilità attraverso una moltitudine di angeli musicanti che danno gloria a Dio.
L’Ascensione è il giorno del trionfo di Cristo. Lui riconsegna l’uomo al suo destino.
J.S. Bach: Oratorio dell’Ascensione